Scene da Faust

Scene da Faust

11.05 - 19.05 / 2019

20.45 feriali,  19.30 sabato,  16.30 domenica, lunedì riposo

Fabbricone

Dopo l’incontro con il mito classico di Antigone, Federico Tiezzi affronta, attraverso l’opera di Goethe, un altro grande mito: quello di Faust. Il racconto di un sapiente studioso di teologia, filosofia e scienze naturali che, per ottenere conoscenze ancora più vaste, potere e giovinezza, vende la propria anima a Mefistofele mediante un contratto firmato col sangue.
Goethe lavorò al Faust per sei decenni, dal 1772 al 1831, costruendo un’opera monumentale intorno alla figura del medico e mago cinquecentesco. Attraverso Goethe questo personaggio che aspira alla totalità della conoscenza e all’eterna giovinezza è divenuto parte dell’immaginario collettivo della cultura occidentale, oltre che simbolo della crisi della coscienza e dell’anima dell’uomo contemporaneo.
Nella prima parte del Faust, quella che viene presa in esame da questo spettacolo, è centrale la figura di Mefistofele: che si pone come il doppio speculare di Faust, la sua metà, il suo alter ego e, freudianamente, la proiezione del suo inconscio.
Nella nostra epoca l’immagine di un patto con il Demonio forse non fa più troppa paura, forse… Ma i bisogni che spingono Faust a vendere l’anima ancora ci turbano: la brama di conoscenza, l’aspirazione a un’eterna giovinezza, la ricerca della saggezza, delle risposte alle domande su che cosa siano la natura, la storia e la vita dell’uomo.
Il Faust goethiano è teatro, puro teatro: luogo in cui si incontrano la potenza dell’epos e l’intimità della lirica, la speculazione filosofica e l’afflato della Storia nel suo incontro con la Natura: temi che si riversano sulla scena nella complessità di un dramma cosmico che gira su due perni, il bene e il male.

In questo testo supremo, Federico Tiezzi ritrova (come già in Freud e l’interpretazione dei sogni di Stefano Massini, nella Signorina Else di Arthur Schnitzler e in Antigone di Sofocle) un tema a lui molto congeniale: la crisi della soggettività, dell’individuo, la crisi dell’io nel suo rapporto con la realtà, in special modo quella storica e naturale. Guida in questo percorso gli sono stati due grandi romanzi: I fratelli Karamazov di Dostoevskij e Doctor Faustus di Thomas Mann. E il pensiero rivoluzionario di Sigmund Freud.
Questi, nel 1923, affermava in un illuminante saggio su un caso di 'nevrosi demoniaca' del diciassettesimo secolo come il Diavolo non sia altro che la proiezione dell’inconscio turbato sul mondo reale: i demoni - scriveva - sono i desideri ripudiati, prodotti di moti pulsionali rifiutati o rimossi. Mefistofele in quanto Inconscio diviene così il doppio artaudiano di Faust, un’entità psichica creata e sorta dalla vita interiore, dove dimora nell’ombra. E lo spettacolo racconta lo smascheramento di questa parte in ombra: Faust smascherato è Mefistofele, specchio e oggettivazione della parte più segreta del sé.
Ma nello stesso tempo questo spettacolo ci parla del rapporto conflittuale tra l’intellettuale, stanco di teorizzare e di lavorare sulle idee, e la realtà, il mondo fisico e biologico, sentimentale ed emotivo, che gli sfugge. Ci parla del dramma della conoscenza, dell’insoddisfazione per un sapere vecchio, inefficace, non più capace di interpretare il mondo col solo ausilio dei dogmi religiosi. E ci parla delle dinamiche del desiderio (tra cui quello sessuale) e del sentimento, nell’esplorazione del rapporto tra Faust e Margherita. Ma anche del rapporto tra Faust e Mefistofele, immaginato come un rapporto di ‘amanti’ (si ama se stessi nell’altro), di esseri interdipendenti che si scambiano i ruoli, come due facce della stessa medaglia.

Accanto a Marco Foschi nel ruolo di Faust, a Sandro Lombardi nel ruolo di Mefistofele, e a Leda Kreider in quello di Margherita, agiranno gli attori dell’ultimo biennio del Teatro Laboratorio della Toscana (tenutosi a Pistoia, ospite dell’Associazione Teatrale Pistoiese), portando a compimento un percorso strutturato tra studio, ricerca e sperimentazione da un lato e applicazione pratica dei risultati dall’altro. Si attua così il superamento dello spazio 'protetto' della didattica per giungere a quello dell’apertura al pubblico e del confronto con lo spettatore, che non si esaurisce nel saggio di fine sessione ma conduce a un impegno professionale di prove e repliche di uno spettacolo in cartellone e in tournée.

di Johann Wolfgang Goethe
versione italiana di Fabrizio Sinisi

regia e drammaturgia di Federico Tiezzi

con Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Fonte Fantasia, Marco Foschi, Francesca Gabucci, Ivan Graziano, Leda Kreider, Sandro Lombardi, Luca Tanganelli, Lorenzo Terenzi

scene e costumi di Gregorio Zurla
luci di Gianni Pollini
regista assistente Giovanni Scandella
coreografo Thierry Thieû Niang
canto Francesca Della Monica



produzione Teatro Metastasio di Prato, Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana/Manifatture Digitali Cinema Prato
e Teatro Laboratorio della Toscana/Associazione Teatrale Pistoiese

PRIMA ASSOLUTA

PREZZI BIGLIETTI

posto unico numerato > € 17,00


RIDUZIONI
Soci Coop/over 65/convenzioni > sconto 25% circa
Under 25/gruppi > sconto 35% circa
On-line > ulteriore riduzione di circa il 5% per tutte le categorie di prezzo
Last Minute > € 12,00 acquistando al botteghino nei 5 minuti prima dell'inizio dello spettacolo

 

 LO SPETTATORE ATTENTO - VERSUS
Domenica 12 maggio dopo lo spettacolo - Fabbricone
incontro con FEDERICO TIEZZI e GIANFRANCO CAPITTA
ingresso libero.

 

MET COMUNICA> Si comunica che per motivi tecnico-organizzativi il debutto dello spettacolo SCENE DA FAUST, previsto per il 7 maggio, è stato posticipato a sabato 11 maggio.
Gli abbonati che hanno nel proprio abbonamento una delle repliche annullate (martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 maggio) sono cortesemente invitati a recarsi presso la nostra Biglietteria al Metastasio o a contattarla telefonicamente al numero 0574/608501 (dal martedì al sabato in orario 9.30/12.30 e 16.00/19.00) per concordare il cambio data.

 

07.05 / 2019 20.45
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19.05 / 2019 16.30

durata 2 ore senza intervallo

 

 

 

Fabbricone

via Ferdinando Targetti, 10/12 59100 Prato (PO)
tel. 0574.690962