L’arte invisibile. Radiodrammi, melo-radio e gallerie di varia umanità

L’isola dei radiotraumi

L’isola dei radiotraumi

9.12 / 2020

18.40

Rete Toscana Classica

Ascolta la puntata in archivio

Tre sceneggiatori, come tre demiurghi dalla fantasia sbrigliata che giocano a creare un mondo mai visto prima, scrivono insieme un radiodramma di denuncia sull’insensatezza e l’illogicità delle nostre vite. Decidono di ambientarlo su un’isola deserta, isolata e piena di animali che emettono in continuazione buffi richiami amorosi e striduli versi di protesta, con il perenne sciabordio del mare in sottofondo. In questo ambiente da fiaba nera fanno incontrare i personaggi che il loro estro stonato partorisce a getto continuo, senza preoccuparsi di alcuna verosimiglianza o logicità, come bambini che tirano fuori i loro amici immaginari per divertirsi a farli parlare e ragionare tra loro. Evocati dai tre magici sceneggiatori, ecco allora via via emergere tra il suono delle onde un bimbo di nove mesi che dialoga con un poeta beneventano, un veggente e un intervistatore, uno scienziato di paese con la sua teoria sull’importanza esistenziale delle lancette dell’orologio, una vecchietta di Pontedera a cui un’infermiera chiede di raccontare i suoi amori di gioventù, e, tra gli altri, un depilatore elettrico che duetta in un cantico d’amore con un trapano. Non appena i loro brevi dialoghi si concludono, tutti questi personaggi tornano a scomparire nel suono delle onde del mare da cui erano emersi: venire al mondo, dialogare, senza forse capirsi, con qualcuno che un destino che non dà spiegazione ci ha fatto incontrare, per poi uscire di scena. Ecco la trama de l’Isola dei radiotraumi. 

Radiodrammi e adattamenti radiofonici, divagazioni artistiche sul Rigoletto e serate di varietà radiofonico compongono il programma di produzione originale che ha intrapreso quest’anno la Fondazione Teatro Metastasio con il suo Gruppo di Lavoro Artistico per Rete Toscana Classica. Una novità assoluta, anche sul piano nazionale, che contribuisce a recuperare e rinnovare una ricca, ma troppo spesso dimenticata, tradizione di composizione artistica pensata appositamente per la radio. In questi ultimi mesi, passati tra chiusure forzate e ripartenze zoppicanti, in molti hanno riscoperto il piacere dell’ascolto. L’arte prodotta dalla radio è invisibile, ma se ci si lascia incantare dalle voci, dalla musica e dalle parole, può smuovere profondamente l’immaginazione. La primavera della radio soffia su Prato.

di e con il Gruppo di Lavoro Artistico del Teatro Metastasio e Giulia Zacchini

regia Massimiliano Civica

voci Savino Paparella, Paola Tintinelli, Roberto Abbiati, Monica Demuru, Luca Zacchini, Francesco Pennacchia, Oscar De Summa, Francesco Rotelli, Ilaria Marchianò, Arianna Pozzoli

una produzione del Gruppo di Lavoro Artistico del Teatro Metastasio

registrazione e postproduzione Andrea Benassai

dal progetto L’arte invisibile. Radiodrammi, melo-radio e gallerie di varia umanità

a cura di Rodolfo Sacchettini

in collaborazione con Rete Toscana Classica

09.12 / 2020 18.40

L'isola dei radiotraumi