Peter Brötzmann / Tiziano Tononi-Emanuele Parrini

ASSOLO
Peter Brötzmann

L'irruzione di Peter Brötzmann (1941) sulla scena musicale europea negli anni Sessanta ha segnato una clamorosa cesura: la potenza di suono, l'asprezza del timbro, l'energia travolgente del suo sassofono e del tárogató (uno strumento ad ancia della tradizione popolare ungherese), hanno segnato una svolta radicale nelle pratiche di improvvisazione solistica e collettiva, nella manipolazione del suono, nel livello di energia della musica e hanno rivelato al mondo l'originalità della scena europea. Il tutto con una coerenza inscalfibile, una personalità tanto potente quanto suggestiva, che con l'avanzare dell'età ha riscoperto dolcezze, sfumature e giocosità che rendono l'ascolto ancor più indimenticabile e che fa del suono che vibra nel nostro corpo un'esperienza totale.

Da ascoltare: I surrender Dear (Trost Records)

THE MANY MOODS OF INTERACTION
Tiziano Tononi/Emanuele Parrini

Dalla fine degli anni Sessanta il jazz ha ampliato la sua tavolozza di strumenti e la varietà delle combinazioni: un duo di violino e percussioni non è dunque una sorpresa, ma di certo è un confronto singolare e rischioso, che rischia di essere impari tra la presenza massiccia delle percussioni e quella già esile del violino. Nulla di tutto questo nel duo di Tiziano Tononi (1956) ed Emanuele Parrini (1974), il primo storica figura di riferimento del jazz italiano, l'altro tra i più apprezzati solisti del suo strumento e, da tempo, membro dei Nexus di Tononi. Il loro incontro, tra le novità più brillanti di quest'anno, è un caleidoscopio di idee, colori strumentali, giochi di interazioni, cambi di prospettiva e atmosfere cangianti di cui è meraviglioso stupirsi.

Da ascoltare: The Many Moods of Interaction (Felmay)