Il 2024 a Prato: la festa del teatro italiano
Luca Ronconi a Prato
Mostra
16-27.10 / 2024
Per festeggiare i cinquant’anni dalla nascita del Teatro Fabbricone, la nostra Fondazione dedica una mostra a Luca Ronconi, che ripercorre le tappe della sua presenza a Prato, a partire dal primo spettacolo ospitato al Metastasio nel 1967 (I lunatici), per concentrarsi poi sugli spettacoli del Laboratorio Teatrale del 1978 e proseguire fino alla morte nel 2015: un lavoro che ha lasciato un segno fondamentale per tutto il teatro italiano.
Gli spazi del Magnolfi Nuovo accoglieranno più di 150 fotografie, manifesti e locandine presenti nell’archivio storico della Fondazione Metastasio, che testimoniano gli spettacoli del regista visti a Prato.
Ad arricchire la mostra saranno esposti una quarantina di bozzetti di scena realizzati da Gae Aulenti per i progetti di messa in scena del Laboratorio di Prato. Saranno inoltre proiettati diversi contributi video legati al grande regista e alla sua attività nella nostra città.
Il percorso espositivo si snoderà in vari spazi del Magnolfi Nuovo accompagnando lo spettatore lungo un percorso cronologico nel lavoro del Maestro.
Dalle prime esperienze a Prato con la Compagnia Fantoni-Fortunato-Ronconi, passando per le rappresentazioni degli spettacoli prodotti da altri importanti Stabili italiani, il fulcro della mostra troverà il suo apice nel lavoro condotto da Luca Ronconi a Prato.
Questa esperienza resta fondamentale per tutto il teatro italiano soprattutto per la formula del Laboratorio Stabile che nel 1976 ha richiamato a Prato attori di generazioni diverse (mostri sacri e neodiplomati dall’Accademia nazionale d’arte drammatica), tecnici dello spettacolo, scrittori e intellettuali - da Gae Aulenti a Franco Quadri, da Dacia Maraini a Umberto Eco - per “inventare” una nuova idea di teatro che fosse luogo di incontro di discipline e ambiti diversi: dall’architettura, alla sociologia, dalla filosofia all’urbanistica.
Una esperienza unica, che rese possibile la nascita di tre capolavori extra-ordinari come Calderon, Baccanti e La torre. Tutto questo dentro la sala del Metastasio reinventata da Aulenti, ma anche negli spazi dell’ex orfanotrofio Magnolfi, e soprattutto al Fabbricone, una vera “invenzione” di Luca Ronconi, che per primo usò per il teatro, in maniera stabile e organica, una struttura industriale in dismissione dandole una straordinaria possibilità scenica che ha fatto scuola e avuto seguito in tutto il mondo.
In quello spazio, battezzato appunto semplicemente Fabbricone, a esplicitare fin dal nome la necessità “artigianale” del lavoro teatrale, Ronconi aveva già portato l’esperienza straordinaria della sua Utopia aristofanesca, che dai cantieri della Giudecca dove era nata, qui trovò il suo alveo “naturale”.
Un decennio dopo il Laboratorio, che pure aveva suscitato il dibattito più avanzato in Italia sul rapporto tra politica e cultura, Ronconi tornò a Prato con altre opere che restano nella memoria. Spettacoli al Metastasio come La commedia della seduzione (che fece praticamente debuttare in Italia Schnitzler commediografo) e una indimenticabile Fedra, proiettata nel pensiero oltre che nella carne. Entrambe le opere avevano le scene di Margherita Palli.
Ma soprattutto condusse al Fabbricone una esperienza divenuta “storica”: la maratona scientifica ed esistenziale scritta da Arno Holz ai primi del ‘900, Ignorabimus, affidata a cinque straordinarie attrici lungo quasi dodici ore di spettacolo, ambientati in una “impressionante” struttura scenografica ideata ancora da Margherita Palli.
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IL 2024 A PRATO: LA FESTA DEL TEATRO ITALIANO
in occasione dei 60 anni dalla riapertura del Teatro Metastasio e dei 50 anni dall'apertura del Teatro Fabbricone
organizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Prato e Provincia di Prato
e con il sostegno di Publiacqua
a cura di Fabrizia Bettazzi
Inaugurazione mercoledì 16.10 ore 18.00
Orari di apertura: da giovedì 17 a giovedì 24 ottobre 16.30/20.00 (giorno di chiusura lunedì 21) / venerdì 25 ottobre ore 15.30/20.00, sabato 26 e domenica 27 ottobre 9.30/13.00 e 15.30/20.00
Magnolfi
via Piero Gobetti, 79 59100 Prato (PO)
tel. 0574.442906