Richard II

Spettacolo

Richard II

 

Richard II occupa un posto particolare nell’opera di Shakespeare, anche fra le sue tragedie dedicate ai Re.
Il dramma tratta esclusivamente della deposizione di un re legittimo - un tema politico eminente che facilmente si può trasporre ai nostri tempi: è possibile deporre un sovrano legittimo? Il nuovo re non è un usurpatore? Una tale deposizione non è simile all'assassinio di ogni ordine tradizionale?
Durante il suo regno Richard II ha messo contro di sé tutte le forze sociali: egli ha sfruttato il proprio potere in tutte le direzioni immaginabili, ha sconfinato le proprie competenze e si è preso ogni libertà, anche sessuale. È un giocatore, un attore, ma pur sempre un re che, anche dopo la sua deposizione, rimane un re; mentre il suo rivale - che prende il suo posto sul trono come usurpatore - genera esattamente lo stesso meccanismo di ostilità contro il suo potere, poiché tale potere si basa sul puro arbitrio.
Richard, che nella sua esaltazione va oltre il proprio tempo, poiché la monarchia assoluta si sarebbe sviluppata molto più tardi, può essere interpretato utilmente da una donna che recita la parte maschile. In questo modo diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re e gli aspetti fondamentali della discussione politica risultano più evidenti. Anche la profonda malinconia dell’ultimo monologo di Richard, quando è in carcere, dove parla dell’inutilità e della mancanza di senso dell'esistenza umana, ci può toccare in modo più commovente.
Peter Stein

 

Richard II occupa un posto particolare nell’opera di Shakespeare, anche fra le sue tragedie dedicate ai Re.
Il dramma tratta esclusivamente della deposizione di un re legittimo - un tema politico eminente che facilmente si può trasporre ai nostri tempi: è possibile deporre un sovrano legittimo? Il nuovo re non è un usurpatore? Una tale deposizione non è simile all'assassinio di ogni ordine tradizionale?
Durante il suo regno Richard II ha messo contro di sé tutte le forze sociali: egli ha sfruttato il proprio potere in tutte le direzioni immaginabili, ha sconfinato le proprie competenze e si è preso ogni libertà, anche sessuale. È un giocatore, un attore, ma pur sempre un re che, anche dopo la sua deposizione, rimane un re; mentre il suo rivale - che prende il suo posto sul trono come usurpatore - genera esattamente lo stesso meccanismo di ostilità contro il suo potere, poiché tale potere si basa sul puro arbitrio.
Richard, che nella sua esaltazione va oltre il proprio tempo, poiché la monarchia assoluta si sarebbe sviluppata molto più tardi, può essere interpretato utilmente da una donna che recita la parte maschile. In questo modo diventa ancora più chiaro il carattere inconsueto di questo re e gli aspetti fondamentali della discussione politica risultano più evidenti. Anche la profonda malinconia dell’ultimo monologo di Richard, quando è in carcere, dove parla dell’inutilità e della mancanza di senso dell'esistenza umana, ci può toccare in modo più commovente.
Peter Stein

 

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TOURNÉE STAGIONE 2017/2018

VERONA, Teatro Romano
6/8 luglio 2017

MACERATA, Teatro Lauro Rossi
31 ottobre/1 novembre 2017

PESARO, Teatro Rossini
2/5 novembre 2017

TRIESTE, Teatro Rossetti
8/12 novembre 2017

LUGANO, LAC
14/15 novembre 2017

PISTOIA, Teatro Manzoni
17/19 novembre 2017

BARI, Teatro Petruzzelli
22/23 novembre 2017

BARLETTA, Teatro Curci
24/26 novembre 2017

CESENA, Teatro Bonci
30 novembre/3 dicembre 2017

NAPOLI, Teatro Mercadante
5/10 dicembre 2017

ROMA, Teatro Nazionale
12/17 dicembre 2017

PADOVA, Teatro Verdi
10/14 gennaio 2018

PORDEDONE, Teatro Verdi
16/17 gennaio 2018