Teatro Metastasio - Stagione 2023-24

liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine di e con Marta Cuscunà assistente alla regia Marco Rogante disegno luci Claudio “Poldo” Parrino disegno del suono Alessandro Sdrigotti realizzazioni scenografiche Delta Studios, Elisabetta Ferrandino co-produzione Operaestate Festival Veneto e Centrale Fies Una storia di resistenza femminile Con La semplicità ingannata Marta Cuscunà racconta come nel ‘500 un gruppo di giovani donne lottarono contro le convenzioni sociali rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti della cultura maschile. Partendo dal dato storico, il suo racconto rielabora - travalicando i confini del conosciuto, del filologico e del politicamente corretto - la storia di queste donne, che attuarono una forma di resistenza alla monacazione forzata delle figlie utilizzata dai padri per evitare le perdite economiche delle doti matrimoniali. “Ho cercato di raccontare alcuni aspetti di questa vicenda attraverso analogie che li rendessero più vicini a noi. Per questo, concetti come ‘eresia’ o ‘dote’ assumono, nello spettacolo, anche significati altri, più ampi di quelli letterali, nel tentativo di guardare, oggi, alla ‘monaca forzata’ come simbolo non esclusivo della condizione femminile nel suo complesso. Una condizione che ha ancora bisogno di riscatto”. La semplicitá ingannata parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilitá di farsi “coro” per cambiarlo satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne la semplicita ingannata

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