Teatro Metastasio - Stagione 2023-24

MET teatro metastasio s t ag i one 2023-24

PUBBLICO TEATRO METASTASIO DEL STABILE LA TOSCANA TEATRO METASTASIO DI PRATO stagione 2023-24 Ministero della Cultura VITA, MORTE E MIRACOLI Comune di Prato Provincia di Prato Regione Toscana

Il titolo della nostra nuova stagione è Vita, Morte e Miracoli. Più che un augurio, una constatazione: vita, morte e miracoli scritti uno di seguito all’altro, sulla stessa riga, per ricordarci che fanno parte allo stesso modo della nostra esistenza. Certo, la vita e la morte attirano molto l’attenzione su di sé, hanno l’esibizionismo dei primattori nati: una nascita, la scomparsa di una persona cara, il pensiero della nostra morte invadono la scena della nostra mente, si prendono molto spazio. E così ci sembra che tutto si riduca a quel breve, brevissimo tempo che abbiamo a disposizione tra il momento in cui entriamo in scena e quello in cui cala il sipario. Ma ci sono anche i miracoli, accadono tutti i giorni: nonostante le nostre insicurezze e i disastri del mondo lì fuori, che spaventerebbero un eroe, riusciamo a compiere il miracolo di arrivare a fine mese, di fare qualcosa per i nostri cari. Il miracolo di innamorarsi è capitato a tutti, il miracolo di una mano sulla spalla, di un sorriso, di un bacio che ci ha fatto scoprire che non siamo soli. L’atto di gentilezza di uno sconosciuto. Se prestiamo un po’ di attenzione, ci accorgiamo allora che nella vostra vita ogni giorno compiamo e ci accadono piccoli miracoli. Non siamo soli in scena. Lo spettacolo prima o poi finirà. Ma dopo si va a cena, e poi a letto a sognare quello che di bello è accaduto. E chissà che succederà poi: “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia” diceva il Grande Will, il primo della classe, come lo chiamava Eduardo De Filippo. Una nuova stagione teatrale in cui incontrarci: un altro piccolo miracolo. Massimiliano Civica Direttore del Teatro Metastasio vita, morte e miracoli

stagione 2023-24 vita, morte e miracoli ot tobre novembre 19 - 22 ottobre | TEATRO METASTASIO kepler- 452 il capitale Un libro che ancora non abbiamo letto 24 - 29 ottobre | TEATRO FABBRICONE gli omini trucioli produzione 31 ottobre - 5 novembre | TEATRO MAGNOLFI claudio morici alexo produzione 7 - 12 novembre | TEATRO METASTASIO arturo cirillo ferdinando produzione 14 - 19 novembre | TEATRO FABBRICONE virgilio sieni cecita produzione 21 - 26 novembre | TEATRO MAGNOLFI michelangelo maria zanghi un giorno quasi perfetto produzione 30 novembre - 3 dicembre | TEATRO METASTASIO alessandro bergonzoni 4 sere al metastasio

dicembre gennaio 7 - 10 dicembre | TEATRO FABBRICONE fabrizio arcuri black star produzione 12 - 17 dicembre | TEATRO METASTASIO i sacchi di sabbia uno, due e tre! produzione - prima nazionale 14 - 17 dicembre | IN UNA PIAZZA DI PRATO teatro nelle foglie kairos 18 - 21 gennaio | TEATRO FABBRICONE marta cuscuna la semplicita ingannata Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne 25 - 28 gennaio | TEATRO FABBRICONE the old trout puppet workshop famous puppet death scenes prima nazionale - spettacolo internazionale febbraio 1 - 4 febbraio | TEATRO FABBRICONE andrea cosentino rimbambimenti Un Ted talk senescente in salsa Punk 8 - 11 febbraio | TEATRO METASTASIO theodoros terzopoulos aspettando godot 15 - 18 febbraio | TEATRO FABBRICONE rimini protokoll nachlass Pièces sans personnes produzione - spettacolo internazionale

20 - 25 febbraio | TEATRO METASTASIO livia gionfrida si illumina la notte produzione - prima nazionale 27 febbraio - 3 marzo | TEATRO MAGNOLFI leonardo tomasi anonimasequestri marzo 7 - 10 marzo | TEATRO FABBRICONE oscar de summa stasera sono in vena - il concerto 10 anni - live special edition produzione 14 - 17 marzo | TEATRO FABBRICONE baro d’evel mazut spettacolo internazionale 19 - 24 marzo | TEATRO METASTASIO elena bucci, marco sgrosso la casa dei rosmer Rosmersholm produzione - prima nazionale apr i le 4 - 7 aprile | TEATRO METASTASIO veronica cruciani i creditori produzione 9 - 14 aprile | TEATRO FABBRICONE sotterraneo il fuoco era la cura liberamente ispirato a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury produzione - prima assoluta 16 - 21 aprile | TEATRO METASTASIO alessandro benvenuti lieto fine produzione - prima assoluta

maggio 7 - 12 maggioo | TEATRO FABBRICONE leonardo capuano il riformatore del mondo produzione - prima nazionale

kepler-452 19-22 ottobre teatro metastasio 19-22 ottobre teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 1h40’ © Luca Del Pia

L’incontro tra una compagnia di teatro e un gruppo di operai metalmeccanici Il Capitale di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi (Kepler-452) parla dell’incontro tra un classico della letteratura filosofica ed economica, una compagnia di teatro e un gruppo di lavoratori metalmeccanici di una fabbrica occupata: la GKN di Campi Bisenzio. L’idea di mettere in scena il testo di Karl Marx nasce dopo la fine del primo lockdown, quando la compagnia bolognese sente la necessità di ascoltare chi ha perso il lavoro. Inizia così il viaggio in giro per l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone e accadimenti fino ad approdare al GKN, una fabbrica che ha smesso di produrre semiassi in una mattina d’estate del 2021, a seguito di un licenziamento di massa di 422 operai. Nel tempo che trascorrono alla GKN, Nicola ed Enrico intervistano centinaia di operai, partecipano a picchetti, assemblee, manifestazioni, cercando di volta in volta di tornare alle pagine di Marx. Poi la loro attenzione si concentra su tre persone: Iorio, manutentore, Felice, operaio addetto al montaggio e Tiziana, operaia addetta alle pulizie, che invitano in teatro con loro, a Bologna, per fare insieme uno spettacolo. un progetto di Kepler-452 drammaturgia e regia Enrico Baraldi e Nicola Borghesi con Nicola Borghesi e Tiziana De Biasio, Felice Ieraci, Francesco Iorio - Collettivo di fabbrica lavoratori GKN e con la partecipazione di Dario Salvetti produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale A volte basta togliere qualcosa, il lavoro, e tornano insensati i giochi Un libro che ancora non abbiamo letto il capitale k e p l e r - 452

orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 24-29 ottobre teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 1h10’ © Duccio Burberi

un progetto de Gli Omini drammaturgia Giulia Zacchini con Francesco Rotelli e Luca Zacchini produzione Teatro Metastasio di Prato, Gli Omini Due attori e una valanga di voci e storie accendono il rapporto col pubblico Questo lavoro nasce grazie alla ricerca antropologica e socioculturale che la compagnia de Gli Omini porta avanti da anni in tutta la Penisola, incontrando e ascoltando persone comuni. I trucioli sono scarti, frammenti sparsi, minuscole scene di minuscoli personaggi, una valanga di voci e caratteri, racconti assurdamente reali con lingue inconsuete. Una raccolta di vite che potrebbero sembrare marginali e di poco interesse, ma che divengono preziosa memoria del tempo presente e ricostruiscono un’Italietta in miniatura sorprendentemente reale e viva. È un’umana quotidianità condita di strani personaggi che fanno ridere, sorprendono e fanno toccare con mano sogni, ambizioni e convinzioni, desideri e paure di persone tra noi e come noi. Sulla scena, a sollecitare ancor più la partecipazione collettiva, comparirà un cartellone stile tombolata su cui campeggiano una cinquantina di titoli accattivanti. Sarà il pubblico a scegliere le storie di cui è più curioso. truciol i gli omini Siamo tutti fatti di minuscoli pezzi di scarto altamente infiammabili

31 ottobre-5 novembre teatro magnolfi orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 1h 12 © Duccio Burberi

claudio morici alexo di e con Claudio Morici luci Massimo Galardini produzione Teatro Metastasio di Prato Il rapporto tra essere umano e automa in un monologo dall’affilata vena comica L’eclettismo di Claudio Morici (scrittore, giornalista, autore e attore di teatro e televisione) colora con corrosiva e cinica comicità una riflessione su dipendenza digitale e intelligenza artificiale nata in tempo di pandemia. Un monologo fatto di tante piccole gag lo vede duettare sdoppiandosi in scena con un assistente vocale sui generis, Alexo, tra disagio, solitudini, bisogno d’affetto, desideri di contatto e abuso di tecnologia. La storia è quella di un artista che durante il lockdown, per sconfiggere la solitudine, compra dal cinese sotto casa la versione maschile e farlocca del più noto assistente vocale, con prestazioni molto diverse da quello originale, performance che meglio si addicono a un italo-cinese, romano di Torpignattara, autonomo e ribelle, soprattutto se di mezzo c’è una bella ragazza... L’effetto della tecnologia sulla vita del ‘duplice personaggio’ in scena denuncia la lievità del confine tra l’umano e l’automa e la conseguenza drammatica di un deserto esistenziale che pone un profondo allarme sul futuro della nostra sfera relazionale. E se il tuo assistente vocale, grazie alle sue sterminate informazioni e conoscenze, nonché alla sua notevole parlantina, ti fregasse la ragazza?

7-12 novembre teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 14 © Alessandro Cecchi

arturo cirillo ferdinando di Annibale Ruccello con Arturo Cirillo, Sabrina Scuccimarra, Anna Rita Vitolo, Riccardo Ciccarelli scene Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi musiche Francesco De Melis regia Arturo Cirillo regista collaboratore Roberto Capasso produzione MARCHE TEATRO, Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini I mille volti del desiderio Dopo aver portato in scena Le cinque rose di Jennifer e L’ereditiera, il regista Arturo Cirillo torna ad indagare la scrittura di Annibale Ruccello con Ferdinando, un testo che racconta il desiderio per un inafferrabile adolescente nato da un inconsolabile bisogno d’amore nella mente di personaggi disperati, prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine. Il tramonto dell’epoca borbonica nella Napoli del 1870 è lo sfondo storico della vicenda che si svolge in un interno tra quattro personaggi: la baronessa Donna Clotilde, borbonica ammalatasi di disprezzo per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione, sua cugina zitella Gesualda, il gelido e corrotto prete peccatore Don Catellino e lo statuario nipote Ferdinando, sedicenne dalla bellezza efebica che torna a casa gettando scompiglio sugli ambigui rapporti di opportunismo, seduzioni, passioni sopite, rancori e solitudini che vi si annidano. “Mi pare che con Ferdinando, ancora una volta e ancora di più, Ruccello faccia fuori i generi, sessuali e spettacolari, per mettere in scena l’ambiguo e il sortilegio” afferma Cirillo. Uno spettacolo barocco e visionario, attraversato peró da una sensibilitá e ambiguitá tutta contemporanea

teatro metastasio 14-19 novembre teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30

Come guarda il corpo Uno spettacolo di danza liberamente ispirato al romanzo Cecità di Saramago accende la ricerca sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità del gesto. Sieni ricompone tratti del poema definendolo come una storia di morte e sofferenza, stato umano pensato come un tragitto che lascia emergere strategie di sopravvivenza e di rieducazione allo sguardo. Lo spazio esplorato si compone secondo la scoperta di dettagli sensibili dove la vista passa in secondo piano e la complessità sensoriale ricrea una nuova percezione di sé, dell’altro e dell’abitare. I comportamenti disperati agiscono come uno scavo profondo portando alla luce ciò che è più umano come l’amicizia e la solidarietà. “Con Cecità - afferma Sieni - si esplora quello stato di mancanza che risveglia la vita delle cose facendole sbalzare fuori dalla quotidianità, ricercando un’essenza che ricorda che prima di tutto siamo natura, una natura che reagisce a noi, capace di distruggere noi”. ideazione, coreografia, spazio Virgilio Sieni interpreti Compagnia Virgilio Sieni luci Virgilio Sieni costumi Silvia Salvaggio produzione Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Teatro Metastasio di Prato, TPE - Teatro Piemonte Europa spettacolo liberamente ispirato al romanzo Cecità di José Saramago La cecitá salverá il mondo. Tornare all’ascolto del corpo come forma di iniziazione agli altri e alle cose virgilio sieni

orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 21-26 novembre teatro magnolfi orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 50’ 18 © Giuseppe Contarini

uno spettacolo di Michelangelo Maria Zanghì scritto da Antonino Anelli e Michelangelo Maria Zanghì con Francesco Natoli scena e costumi Cleopatra Cortese produzione Teatro Metastasio di Prato Il coraggio di cambiare Il giovane autore, attore e regista siciliano Michelangelo Maria Zanghì firma e dirige Un giorno quasi perfetto, un lavoro che partendo dal tema dell’identità di genere, incentra sull’evolversi di un travagliato rapporto padre-figlio il percorso di ricerca, liberazione e riscatto di un trans. La protagonista, Marika, isolata e rinnegata dalla famiglia, dall’asfissiante Sicilia si spinge a vivere nella Milano da bere e vive isolata finché un evento cambia il corso delle cose e, in un crescendo di malinconico umorismo, si svelano mancanze e aspettative attese e disattese sia da parte del figlio che del genitore. un giorno quasi perfetto michelangelo maria zanghi Una malinconica intimitá di emozioni e sorrisi

30 novembre-3 dicembre teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Progetto speciale A Singolar Tenzone – i monologhi del XXI secolo 20

di e con Alessandro Bergonzoni produzione Allibito S.r.l. Bergonzoni come non lo avete mai visto Alessandro Bergonzoni ha scritto e interpretato quindici spettacoli, e se dodici sono monologhi qualcosa vorrà pur dire. E da dire ne avrà tantissimo in queste quattro serate straordinarie che alterneranno testi e materiali diversi con ospiti, uno a sera, che discuteranno con lui di tutto quello che dagli esordi del 1982 a oggi ha portato in scena. Dagli inizi contraddistinti da una scrittura episodica transitando per un personalissimo percorso legato a una comicità surreale che confinava la realtà ai margini del palcoscenico fino a sfociare a una maturità che unisce il comico assoluto all'impegno legato ad argomenti come l'emigrazione, la malattia, la carcerazione, il pacifismo. Il tutto all'insegna di una continua esplorazione artistica e umana che attualmente lo costringe ad una sorta di movimento perpetuo tra teatri, musei, scuole, piazze, carceri alla ricerca di una coesione di argomenti generalmente intesi, da una società sempre più organizzata per compartimenti stagni, come monadi non comunicanti tra loro. Alessandro Bergonzoni dentro e fuori da un monologo con se stesso e il pubblico, la società, le emergenze di questi anni. E parallelamente Alessandro Bergonzoni impegnato in quattro dialoghi assolutamente diversi tra loro per quattro sere irripetibili. Avendo ricevuto il dono “della” parola (non delle parole), direi che il monologo per me é. Altrimenti avrei scritto e: Alessandro Bergonzoni 4 sere al metastasio alessandro bergonzoni

7-10 dicembre teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 © Pieter Hugo

black star di Fabrizio Sinisi regia e luci Fabrizio Arcuri con Gabriele Benedetti, Maria Roveran, Aglaia Mora, Michele Guidi performer/cantante in via di definizione musiche composte ed eseguite dal vivo da Giulio Ragno Favero scene e costumi Luigina Tusini con quattro figuranti una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Teatro Metastasio di Prato e TPE - Teatro Piemonte Europa Il potere della violenza Richiamandosi al Tito Andronico di William Shakespeare, Fabrizio Sinisi e Fabrizio Arcuri portano in scena con Black Star un ambiguo trattato sulla violenza e, in particolare, sulla violenza sociale legata alla presenza dello straniero: un’analisi spietata di una società che s’illude di aver rimosso ogni forma di ferocia, ma che ne ha solo occultato i meccanismi. Quattro episodi, ciascuno con un diverso protagonista e una (apparentemente) diversa vicenda. Nel primo, una donna di mezza età s’innamora di un mendicante. Nel secondo, un cruento episodio di cronaca. Nel terzo, una crisi matrimoniale. Nel quarto, un raid a sfondo razzista nella periferia di una grande città. Ogni episodio con un suo linguaggio e un suo genere di riferimento: contrasto amoroso, tragedia di vendetta, dramma borghese, teatro di narrazione. Un solo elemento accomuna questi quattro quadri: la presenza di un giovane afrodiscendente, un immigrato africano che attraversa le vicende in modo ambiguo e sfuggente, assumendo via via su di sé i significati di corpo erotico, avversario politico, vittima sociale, capro espiatorio. Il potere, scrive Foucault, lungi dall’essere un oggetto che alcuni individui hanno per esercitarlo e goderne nei confronti degli altri, é un meccanismo che si crea soltanto nel rapporto violento tra individui, tra i loro corpi fabrizio arcuri

kepler-452 12-17 dicembre teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima nazionale

Un capolavoro di velocità, cinismo e comicità Nell’adattamento di Uno, due e tre! (commedia di Ferenc Molnar che nel 1961 divenne un film per la regia di Billy Wilder e l’indimenticabile interpretazione di James Cagney) ritroviamo la virtù della leggerezza che caratterizza l’artigianale ricerca de I Sacchi di Sabbia. Nota al pubblico teatrale per reiventare la scena popolare contemporanea con un linguaggio sempre in bilico tra le arti, la compagnia pisana mette in scena “un sabba aziendale, un inno dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, una ricognizione accurata dei superpoteri di un milionario terrestre”. La storia è quella di un capitalista senza scrupoli che, alla vigilia delle sue vacanze, si trova di fronte ad una grana imprevista: la figlia di un magnate americano che gli era stata affidata per un viaggio di istruzione ha sposato un tassista anarchico e sta aspettando un figlio da lui. Il magnate sta arrivando per riprendersi la figlia, tra un'ora sarà nell'ufficio del nostro capitalista, e il patatrac sembra inevitabile. Ma il vulcanico direttore d'azienda ha un'idea geniale: trasformare in quel misero giro di clessidra il tassista anarchico e proletario in un miliardario! da Ferenc Molnar adattamento e regia I Sacchi di Sabbia con Giulia Gallo, Massimo Grigò, Annibale Pavone, Tommaso Taddei produzione Teatro Metastasio di Prato con il contributo di Come trasformare un tassista anarchico in un miliardario? uno, due e tre! i sacchi di sabbia

orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 14-17 dicembre in una piazza di prato orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 17.00 + 20.45 domenica ore 16.00 + 19.00 durata 60’

idea originale, regia, produzione Teatro nelle Foglie con Elena Fresch, Marta Finazzi, Nicolas Benincasa, Damian Fiore Giralt, Lilou Cuny, Marta Alba scenografia Nicolas Benincasa spettacolo realizzato con il sostegno di IdeAgorà, Performing Lands, Fondazione Cirko Vertigo, Comune di Casola in Lunigiana produzione Teatro nelle Foglie 2021 con il sostegno di Premio Emilio Vassalli 2021 Uno chapiteau e il circo è in piazza! Mentre fervono i preparativi delle feste natalizie, in pieno centro a Prato, arriva il circo contemporaneo sotto un elegante chapiteau dalle raffinate decorazioni in stile retrò con pavimento e gradinate in legno. È lo spettacolo Kairòs di Teatro nelle Foglie, che unisce la forza del circo, l’improvvisazione del teatro di strada e la poesia del teatro di figura per condurre lo spettatore in una dimensione onirica ricreata da cordami, acrobazie e scenografie sorprendenti, tra clessidre, vele e rottami, attraversando lo spazio-tempo della fantasia. Concepito durante il periodo pandemico, il lavoro riflette sul tempo e la sua percezione nutrendosi di desideri e speranze, ma anche paure e incubi di un viaggio dentro sé stessi compiuto nel tempo dilatato che tutti abbiamo vissuto. In balia della tempesta della fantasia, un viaggio tra acrobazie e visioni oniriche teatro nelle foglie

18-21 gennaio teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 1h15’ Progetto speciale A Singolar Tenzone – i monologhi del XXI secolo © Alessandro Sala

liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine di e con Marta Cuscunà assistente alla regia Marco Rogante disegno luci Claudio “Poldo” Parrino disegno del suono Alessandro Sdrigotti realizzazioni scenografiche Delta Studios, Elisabetta Ferrandino co-produzione Operaestate Festival Veneto e Centrale Fies Una storia di resistenza femminile Con La semplicità ingannata Marta Cuscunà racconta come nel ‘500 un gruppo di giovani donne lottarono contro le convenzioni sociali rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti della cultura maschile. Partendo dal dato storico, il suo racconto rielabora - travalicando i confini del conosciuto, del filologico e del politicamente corretto - la storia di queste donne, che attuarono una forma di resistenza alla monacazione forzata delle figlie utilizzata dai padri per evitare le perdite economiche delle doti matrimoniali. “Ho cercato di raccontare alcuni aspetti di questa vicenda attraverso analogie che li rendessero più vicini a noi. Per questo, concetti come ‘eresia’ o ‘dote’ assumono, nello spettacolo, anche significati altri, più ampi di quelli letterali, nel tentativo di guardare, oggi, alla ‘monaca forzata’ come simbolo non esclusivo della condizione femminile nel suo complesso. Una condizione che ha ancora bisogno di riscatto”. La semplicitá ingannata parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilitá di farsi “coro” per cambiarlo satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne la semplicita ingannata

25-28 gennaio teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima nazionale durata 60’ © Jason Stang

famous puppet death scenes creato e concepito dal gruppo The Old Trout Puppet, Louisa Ashton, Peter Balkwill, Paul Bezaire, Don Brinsmead, Mitch Craib, Nicolas Di Gaetano, Jen Gareau, Pityu Kenderes, Bobby Hall, Sam Hindle, Teddy Ivanova, Viktor Lukawski, Sarah Malik, Cimmeron Meyer, Aya Nakamura, Amelia Marie Newbert, Nicole Olsen Grant-Suttie, Judd Palmer,Stephen Pearce, Mike Rinaldi, Tim Sutherland, Teele Uustani con Louisa Ashton, Aya Nakamura, Teele Uustani regia Peter Balkwill, Pityu Kenderes, Judd Palmer palcoscenico Mitchell Craib costumi Jen Gareau luci Amelia Newbert suono Mike Rinaldi produzione The Old Trout Puppet Workshop Uno spettacolo che fa ridere da morire Acclamato dalla critica internazionale, visivamente sbalorditivo e infinitamente divertente, lo spettacolo di burattini per adulti Famous Puppet Death Scenes mostra una sequenza esilarante di scene tragiche (tratte da alcuni dei più grandi capolavori del teatro dei burattini di tutti i tempi) in cui vengono uccisi e muoiono decine di quei piccoli omini di legno e stoffa. Tra nebbia sul palco, luci stroboscopiche, rumori improvvisi, comiche crudeltà non necessarie, sfila davanti ai nostri occhi una parata di “esecuzioni” che scongiura con la risata la paura della morte. the old trout puppetworkshop Una risata ci seppellirá spettacolo internazionale, in collaborazione con

1-4 febbraio teatro fabbricone durata 1h15’ orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Progetto speciale A Singolar Tenzone – i monologhi del XXI secolo © Laila Pozzo

Un buffo gioco sulla traccia del tempo e le sue contraddizioni Con un misto esplosivo di comicità e poesia, alto e basso, idiozia e intelligenza il teatro di Andrea Cosentino sconfina nei Rimbambimenti: una performance che inizia come una conferenza sul tempo di un presunto scienziato - insieme al suo doppio marionettistico affetto da Alzheimer e con un assistente musicista - e per scivolare poi verso un concerto/spettacolo che, allineandosi alle concezioni di tempo e materia della fisica quantistica, smonta inevitabilmente ogni ordine e logica causale. Tra spiegazioni rigorose e discorsi a vanvera, il conferenziere dimentica la sua parte, cerca di ricostruirla attraverso appunti e oggetti dei quali fatica a ricordare l’utilità, fino a perdere ogni cognizione di sé e degli altri, in un processo inarrestabile verso la dissoluzione e l’entropia. Il risultato è una conferenza esplosa, un mix incosciente tra musica tecnologica, teatro di figura, divulgazione scientifica e parole in libertà. di e con Andrea Cosentino drammaturgia sonora e musica dal vivo Lorenzo Lemme progetto scenico Paola Villani realizzazione marionetta A e B luci Raffaella Vitiello costumi Anna Coluccia produzione Cranpi Un Ted talk senescente in salsa punk Un Ted talk senescente in salsa Punk rimbambimenti andrea cosentino

8-11 febbraio teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 durata 1h30’ © Johanna Weber

di Samuel Beckett copyright Editions de Minuit traduzione Carlo Fruttero regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos con (in o.a.) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola musiche originali Panayiotis Velianitis consulenza drammaturgica e assistenza alla regia Michalis Traitsis training attoriale - Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini in collaborazione con Attis Theatre Company La differenza fra vivere e sopravvivere Considerandolo “un testo liminale che, oggi più che in ogni altra epoca, come tutti i testi che hanno un nucleo ontologico, può generare nuove idee per lo sviluppo del teatro”, il regista greco Theodoros Terzopoulos (riconosciuto a livello internazionale fra i maestri del teatro del Novecento) si confronta con Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno degli esempi più noti del “teatro dell’assurdo” che ruota attorno ad un dialogo sterile tra due personaggi sospesi in una situazione d’attesa. La messa in scena di Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, nelle sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella versione del regista greco, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l’interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta. L’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtu delle domande senza risposta theodoros terzopoulos aspettando godot

15-18 febbraio teatro fabbricone orari spettacolo tutti i giorni ore 18.00+ ore 19.30+ ore 21.00 max 50 persone per turno spettacolo in francese, tedesco e inglese con sopratitoli in italiano durata 1h30’ © Mathilda Olmi

idea Stefan Kaegi / Dominic Huber video Bruno Deville drammaturgia Katja Hagedorn assistenti alla creazione Magali Tosato, Déborah Helle (stagista) assistenti scenografi Clio Vam Aerde, Marine Brosse (stagista) ideazione tecnica e costruzione Théâtre Vidy-Lausanne produzione Théâtre Vidy-Lausanne coproduzione Rimini Apparat, Schauspielhaus di Zurigo, Bonlieu Scène nationale di Annecy e Bâtie-Festival di Ginevra nel programma INTERREG France-Suisse 2014-2020 Maillon, Teatro di Strasburgo - scène européenne, Stadsschouwburg di Amsterdam, Staatsschauspiel di Dresda, Carolina Performing Arts - Università della Carolina del Nord a Chapel Hill con il supporto di Fondazione Casinò Barrière di Montreux, Il sindaco di Berlino - Cancelleria del Senato - Affari culturali con il supporto per la tournée di Pro Helvetia - Consiglio svizzero delle arti Premio UBU in Italia per il miglior spettacolo straniero 2018 Grand Prix e Prix Politika al Festival Bitef 2018 spettacolo riallestito in coproduzione col Teatro Metastasio di Prato per il progetto Da Vivi: il miracolo della finitezza spettacolo internazionale in collaborazione con Resto anche se vado via Con Nachlass. Pièces sans personnes, il teatro documentario di Rimini Protokoll riflette sulla morte e sull'effimero, sul tempo e sull'eternità. Il tentativo è quello di testimoniare non sulla morte in sé, ma sul viaggio che ognuno di noi prima o poi sarà costretto a compiere, su come rendere presente l'assenza e come raccontare la storia di una storia che è già finita. Il pubblico è invitato all’interno di un’istallazione che si apre su 8 stanze. Ogni stanza raccoglie il “patrimonio” di una persona che, difronte all’ineluttabilità della morte, ha elaborato un messaggio da lasciare in questo luogo evocativo della propria memoria, qualcosa da condividere prima della dipartita e da lasciarsi alle spalle, tracce della vita trascorsa, trasmissioni di eredità. Ogni stanza è un luogo della memoria e un’occasione perché presenti e assenti possano condividere confidenze, una soglia tra vita e morte che fornisce un resoconto sensibile di una delle uniche esperienze umane veramente indescrivibili. Come rendere presente l'assenza? Come raccontare la storia di una storia che e gia finita? pi ces sans personnes nachlass rimini protokoll

20-25 febbraio teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima nazionale

si illumina la notte da Franco Scaldati regia e drammaturgia Livia Gionfrida con Melino Imparato, Manuela Ventura, Rita Abela, Daniele Savarino, Giuseppe Innocente costumi e maschere Emanuela Dall'Aglio light designer Alessandro Di Fraia assistente alla regia Giulia Aiazzi produzione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Teatro Metropopolare La tempesta della parola Dal 2020 la regista e dramaturg Livia Gionfrida porta avanti un singolare progetto di ricerca intorno l’opera di Franco Scaldati, un dialogo da cui sviluppa drammaturgie originali che innestano la parola scaldatiana nel mondo poetico di questa artista. Si illumina la notte prende le mosse dalla radice shakespeariana presente nell’opera dell’artista palermitano, in particolare dalla sua traduzione de La tempesta, che Gionfrida intreccia ad alcuni frammenti originali la cui atmosfera fortemente onirica e metafisica resta sempre in bilico tra vita e morte, sogno e realtà. Luce e ombra diventano metafora di una condizione esistenziale e ogni elemento naturale - il mare, la luna, la pioggia - trascende da sé stesso e si fa terreno di riflessione sulla nostra vita contemporanea e sulle relazioni tra le creature. livia gionfrida Com’e che se tengo gli occhi aperti vedo solo mezzo mondo e se li chiudo lo vedo intero? Franco Scaldati

kepler-452 27 febbraio-3 marzo teatro magnolfi orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30

In virtù della convenzione siglata con l’Associazione Scenario ETS, il Teatro Metastasio sosterrà l’iter produttivo e ospiterà lo spettacolo compiuto di una delle compagnie vincitrici del Premio Scenario 2023, le cui Finali si svolgeranno a Bologna nell’ambito di Scenario Festival dal 2 al 4 settembre 2023. Promosso dall’Associazione Scenario ETS, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, e in collaborazione con la Fondazione Teatro Metastasio, il Premio Scenario ha lo scopo di scoprire e valorizzare i giovani talenti del teatro italiano, rappresentando una finestra di eccezionale valore sul panorama teatrale emergente. Dal 1987 il Premio Scenario si rivolge ad artisti under 35 impegnati in nuovi percorsi di ricerca, incentivando nuove idee, progetti e visioni di teatro dedicati alternativamente alla infanzia e adolescenza (anni pari) e alla ricerca e inclusione sociale (anni dispari). anonima sequestri leonardo tomasi

7-10 marzo teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Progetto speciale A Singolar Tenzone – i monologhi del XXI secolo

di e con Oscar De Summa progetto luci e scene Matteo Gozzi progetto musicale Corrado Nuccini musiche eseguite dal vivo da Corrado Nuccini, Francesca Bono produzione La Corte Ospitale, Teatro Metastasio di Prato Un live tra musica e teatro per raccontare la paura di stare al mondo De Summa celebra 10 anni di vita di Stasera sono in vena riallestendolo in versione live con la drammaturgia musicale curata e suonata dal vivo da Corrado Nuccini (fondatore della band italiana Giardini di Mirò) e Francesca Bono (frontwoman di Ofeliadorme). L’indissolubile intreccio tra musica e parole esaudisce in questa nuova versione il “desiderio” del protagonista che negli anni ‘80 si immaginava cantante rock, considerando la visione dei rocker come l’unica alternativa al modello capitalista. La storia racconta in prima persona di un gruppo di ragazzi che precipitano nel mondo dell’eroina in una Puglia in cui prende piede la Sacra Corona Unita e il mercato della droga è esploso. “Le cose importanti che ci attraversano non hanno tempo - si legge nelle note di regia - se negli anni ‘80 ci si drogava perché si contestava la società e si voleva uscire fuori da quel mondo, ora ci si droga per sostenere il ritmo della società che ci vuole sempre più performativi.Ed è proprio su questa indiscutibile sensazione di smarrimento, di disagio di stare al mondo, che troviamo un campo di confronto e di coinvolgimento contemporaneo con i nostri coetanei e con le nuove generazioni”. Volevo provare i confini della realta. Tutto qui! Solo curiosita. Jim Morrison 10 anni - live special edition stasera sono in vena - il concerto oscar de summa

14-17 marzo teatro fabbricone durata 1h5’ orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30

autori e registi Camille Decourtye e Blai Mateu Trias interpreti Julien Cassier, Valentina Cortese collaboratori Benoît Bonnemaison-Fitte, Maria Muñoz e Pep Ramis ideazione luci Adele Grépinet ideazione suono Fanny Thollot ideazione costumi Céline Sathal consulente musicale Marc Miralta ingegnere Thomas Pachoud scene Laurent Jacquin responsabile delle luci Louise Bouchicot o Marie Boethas responsabile del suono Timothée Langlois o Naïma Delmond direttore di scena Cédric Bréjoux o Mathieu Miorin direzione produzioni Laurent Ballay amministrazione Caroline Mazeaud manager di produzione Pierre Compayré produzione Baro d'evel coproduttori ThéâtredelaCité – CDN Toulouse Occitanie; MC93 – Maison de la Culture di Seine-SaintDenis; Teatre Lliure di Barcellona; Parvis – scène nationale Tarbes-Pyrénées; Malakoff scène nationale – Theatre 71; Romaeuropa festival; L’Estive, scène nationale di Foix e Ariège residenze ThéâtredelaCité – CDN Toulouse Occitanie; L’Estive, scène nationale di Foix e Ariège con il sostegno di DGCA, Ministero della Cultura e della Comunicazione, il Consiglio Provinciale di Haute-Garonne e la città di Toulouse La società è in convenzione finanziaria Ministero della Cultura e della Comunicazione – Direzione Regionale per gli Affari Culturali di Occitania / Pirenei – Mediterraneo e la Regione Occitania / Pirenei – Mediterraneo spettacolo internazionale in collaborazione con Piccoli rituali circensi per una metamorfosi animale Fondata e diretta dal duo franco catalano Blaï Mateu Trias e Camille Decourtye, la compagnia Baro d’evel racchiude in Mazùt la propria estetica imprevedibile, attraversata da atmosfere magiche legate al nuovo circo, dal rigore della danza contemporanea, dalla poesia del canto e dalla nudità dell’umanità colta in tutta la sua delicatezza e fragilità. Sulla scena, un romantico passo a due dal sapore surrealista, tra case di cartone e cieli e pareti di carta, scava e scova il nostro essere animali in un universo fatto di materia, polvere, musica, voce e di frammenti di vita. Un percorso alla ricerca di sé stessi attraverso le lenti della magia ú mazut baro d’evel

19-24 marzo teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima nazionale © Luca Bolognese

la casa dei rosmer da Henrik Ibsen progetto, elaborazione drammaturgica e regia Elena Bucci e Marco Sgrosso con Elena Bucci, Marco Sgrosso e tre attori in via di definizione produzione Teatro Metastasio di Prato, Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con Compagnia Le Belle Bandiere Una favola cupa dalle tinte fantastiche Elena Bucci e Marco Sgrosso abitano un turbolento interno ibseniano, l’austera Casa Rosmer dimora di una famiglia che vanta una centenaria genealogia di uomini di valore - di chiesa, politici, governanti - vissuti secondo i valori della tradizione. Il discendente Johannes Rosmer, ex pastore vedovo, vuole affrancarsi da questo passato abbracciando nuovi ideali che lo mettono in contrasto con l’antico mondo di appartenenza. Ritenuta responsabile di questa inversione di tendenza è Rebekka West, la governante rimasta nella casa anche dopo il misterioso suicidio della moglie di Rosmer. I due fondatori delle Belle bandiere si rivolgono a questo testo del 1886 per trarre le radici delle contraddizioni che viviamo nel nostro presente. Quello ritratto da Ibsen è infatti uno scenario che si ripete nella storia: una politica intessuta di intrighi, prepotenze e menzogne perpetrate sia in nome della conservazione che del cambiamento, rapporti di convenienza travestiti da felicità che si nutrono di ambizione e crimini. elena bucci,marco sgrosso Dimmi un’ultima cosa: sei tu che mi segui o sono io che seguo te? Rosmersholm

kepler-452 4-7 aprile teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 © Pietro Pesce

i creditori di August Strindberg traduzione Maria Valeria Davino e Katia De Marco regia e adattamento Veronica Cruciani con Viola Graziosi e Graziano Piazza e un attore da definire scene Paola Villani luci Gianni Staropoli drammaturgia sonora John Cascone produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Metastasio di Prato Uno spietato affresco sulla relazione fra maschile e femminile I creditori, scritto nello stesso anno de La signorina Julie (1888), potrebbe sembrare la storia di un classico triangolo borghese, ma Strindberg è lontanissimo dal naturalismo. Il suo è un dramma della crudeltà, dello scontro violento tra vittime, impastato di contraddizioni e tensioni: senza mezzi termini, affronta la questione di chi in una relazione è più forte o più debole, e scandaglia la paura dell’uomo di essere sfruttato dalla donna. Lo spazio scenico diventa mentale e simbolico: qui agiscono i tre protagonisti del dramma, figure di un affresco cupo, spietato sulla relazione tra maschile e femminile. “La mia relazione con il teatro di Strindberg - dice la regista Veronica Cruciani - è una discussione continua. Con lui, con i suoi personaggi, con la sua società e con la mia... E però il discorso sulla mascolinità e la femminilità non sembra certo appartenere al passato”. Un gioco crudele dal forte contenuto espressionistico e simbolico veronica cruciani

9-14 aprile teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima assoluta © Anna Kester

creazione Sotterraneo ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa con Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo scrittura Daniele Villa luci Marco Santambrogio abiti di scena Ettore Lombardi suoni Simone Arganini produzione Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale Sotterraneo è Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano, fa parte del progetto Fies Factory ed è residente presso l’ATP Teatri di Pistoia Una ricerca teatrale liberamente ispirata a un futuro in cui la cultura va in fiamme Cantando il nostro tempo come se la scena fosse un luogo di cittadinanza dove allenare la coscienza critica, i Sotterraneo si ispirano al capolavoro distopico Fahrenheit 451 di Ray Bradbury per riflettere su “dove si annidano nel presente i rischi di derive totalitarie che al momento non riusciamo neanche a immaginare. La scelta di una distopia così nota - affermano i Sotterraneo - ci dà la possibilità di progettare un percorso di ricerca scenica del tutto inedito, partendo però da un riferimento immediato e condiviso col pubblico. Muovendoci liberamente nel mondo di un libro così presente nell’immaginario collettivo, useremo gli strumenti dell’ucronia per immaginare come il nostro presente potrebbe portarci a un futuro di totalitarismo anticulturale, viaggeremo a ritroso dalla fantascienza al nostro tempo per domandarci cosa significa oggi bruciare libri, proibire il pensiero complesso, soffocare l’intelligenza collettiva”. Cosa significa oggi bruciare libri, proibire il pensiero complesso, soffocare l’intelligenza collettiva? liberamente ispirato a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury il fuoco era la cura sotterraneo

16-21 aprile teatro metastasio orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima assoluta Progetto speciale A Singolar Tenzone – i monologhi del XXI secolo

di e con Alessandro Benvenuti oggetti di scena e bicicletta Roberto Abbiati costumi Daniela Salernitano luci Massimo Galardini produzione Teatro Metastasio di Prato Hai voluto la bicicletta? Ora pedala Dopo aver messo in scena Un Comico Fatto di Sangue (2013) e Panico ma Rosa (2020), Alessandro Benvenuti conclude con Lieto fine la trilogia del Dinosauro Canterino. La storia racconta di una bicicletta multifunzionale che attende tutti i giorni il proprio pedalatore dentro un box poco attendibile, arredato con scarne ed essenziali memorie. Colui che ogni giorno la mette in funzione pedalandola è un uomo che attraverso gli auricolari del suo cellulare è costantemente in contatto con decine di voci di persone care, amici, importuni e suoni vari... più un tipo che cerca un tassidermista senza riuscire a farsi una ragione del fatto che non riesca a trovarlo. La condizione in cui l’uomo si trova tutti i giorni della propria vita senza accorgersene perché c’è da andare al lavoro, al cinema, a letto, allo stadio, al mercato... al... al... al... è surreale: ma il pedalatore ha un amore, un destino, una grande paura. Una strana bicicletta e la risposta ad ogni apparente mistero lieto fine alessandro benvenuti

7-12 maggio teatro fabbricone orari spettacolo feriali ore 20.45 sabato ore 19.30 domenica ore 16.30 Prima nazionale

il riformatore del mondo di Thomas Bernhard traduzione di Roberto Menin regia Leonardo Capuano con Leonardo Capuano, Renata Palminiello e interpreti in via di definizione aiuto regia Andrea Bartolomeo collaboratrice al progetto Paola Corsi sound designer Francesco Giubasso scene Leonardo Capuano, Renata Palminiello e Andrea Bartolomeo luci Gianni Staropoli costumi Leonardo Capuano, Renata Palminiello e Andrea Bartolomeo produzione Teatro Metastasio di Prato, Compagnia Umberto Orsini Thomas Bernhard secondo Leonardo Capuano Il motivo per cui Leonardo Capuano ha deciso di mettere in scena Il Riformatore del mondo di Thomas Bernhard, uno dei capolavori dell’autore austriaco che con il suo stile inconfondibile e musicale ha dato vita a personaggi estremi, spesso artisti e intellettuali misantropi, è perché si è riconosciuto nella comica follia del riformatore e nel legame con la figura femminile che lo accompagna. In scena il Riformatore e la Donna che vive con lui da vent’anni aspettano in casa, dalle cinque del mattino a mezzogiorno, la straordinaria consegna della Laurea honoris causa conferitagli per l’opera della vita, il Trattato sul miglioramento del mondo. Nell’attesa che tutto ciò accada, niente si svolge “regolarmente”: il Riformatore sproloquia, lamentandosi di tutto e dando ordini alla compagna che lo ascolta prendendosi cura di lui. É avvilente dover sprecare gia di prima mattina la parola fuori leonardo capuano

formule di abbonamento met 9 spettacoli Abbonamento a posto fisso per 9 spettacoli in scena al Metastasio Prezzo poltrona € 193,50 Prezzo posto palco centrale € 180,00 Prezzo posto palco laterale e IV ordine centrale € 135,00 fab 8 spettacoli Abbonamento a posto fisso per 8 spettacoli in scena al Fabbricone (ad esclusione di Famous Puppet Death Scenes, Nachlass e Mazùt) Prezzo posto unico numerato € 124,00 abbonamento sostenitore Abbonamento per 10 spettacoli a scelta, di cui 6 fra quelli in programma al Metastasio e 4 fra quelli in programma negli altri spazi Prezzo € 180,00 abbonamento a scelta 5 spettacoli Abbonamento per 5 spettacoli a scelta fra tutti quelli della stagione 23/24, con possibilità di inserire però solo 1 spettacolo internazionale (Famous Puppet Death Scenes, Nachlass e Mazùt) Prezzo € 110,00 abbonamento fabbricone internazionale Abbonamento a posto fisso per i 3 spettacoli internazionali in scena al Fabbricone (Famous Puppet Death Scenes, Nachlass e Mazùt) Prezzo posto unico numerato € 54,00 abbonamento scelti dal met I 4 appuntamenti del mercoledì a teatro Abbonamento per 4 spettacoli selezionati dal Teatro, per la replica del mercoledì: Alexo (1° novembre, Teatro Magnolfi), Uno, due e tre! (13 dicembre, Metastasio), Si illumina la notte (21 febbraio, Metastasio) e Lieto fine (17 aprile, Metastasio) Prezzo € 72,00 stagione 2023-24 abbonamenti e biglietti

riduzioni -20% per Soci Coop, over 65 e convenzioni -35% per under25 e gruppi organizzati Gli abbonamenti a posto fisso e sostenitore danno diritto all’acquisto di un biglietto al prezzo speciale di € 15,00 al Metastasio e di € 10,00 al Fabbricone e Magnolfi, con assegnazione del posto sulla base della disponibilità al momento della richiesta, per ciascuno degli spettacoli della stagione 23/24 non compreso nell’abbonamento e di acquistare al prezzo speciale di € 36,00 l’abbonamento Fabbricone Internazionale. abbonamenti scuole quartetto scuola Riservato agli studenti delle scuole superiori di I e II grado, consente di scegliere 4 spettacoli fra tutti quelli della stagione 2023/24 Prezzo € 50,00 per poltrona nelle ultime 5 file di platea al Metastasio e posto primo settore al Fabbricone Prezzo € 35,00 per posto palco laterale al Metastasio e secondo settore al Fabbricone quartetto scuola Speciale Mercoledì Abbonamento per 4 spettacoli a scelta fra tutti quelli della stagione 2023/24 in programma il mercoledì sera Prezzo € 40,00 per poltrona al Metastasio e posto primo settore al Fabbricone campagna abbonamenti Dal 12 al 27 settembre Riconferme abbonamenti a posto fisso MET e FAB e sostenitore, solo in biglietteria Dal 28 settembre Nuovi abbonamenti a posto fisso, sostenitore, a scelta 5, Fabbricone Internazionale e Scelti dal Met, sia in biglietteria che on-line Dal 30 settembre Prenotazione e acquisto Quartetti scuola, solo in biglietteria

prezzi biglietti teatro metastasio € 28,00 poltrona € 26,00 posto di palco centrale € 20,00 posto di palco laterale o di IV ordine centrale € 12,00 posto di palco laterale di IV ordine o di loggione teatro fabbricone € 20,00 posto unico numerato teatro magnolfi € 15,00 posto unico non numerato kairós € 20,00 € 6,00 bambini riduzioni -20% per Soci Coop, over65 e convenzioni -35% per under25 e gruppi organizzati METxTEMPO: biglietto scontato del 35% acquistando solo on-line fino a 15 giorni prima dall’inizio dello spettacolo Vendita biglietti a partire dal 10 ottobre promozioni speciali carta metastasio/universita Riservata agli studenti universitari del Polo di Prato, consente di scegliere liberamente 5 spettacoli fra tutti quelli del cartellone al prezzo unico di 20 euro. In vendita dal 17 ottobre al 19 dicembre. carta dello studente (regione toscana) Biglietto speciale al prezzo di 8 euro per gli spettacoli del cartellone, riservato agli studenti possessori della Carta.

carta giovani nazionale Il Metastasio, grazie alla partnership con Agis-Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, ha aderito alla Carta Giovani Nazionale, mettendo a disposizione dei possessori il biglietto d’ingresso a teatro al prezzo più basso (-35% sull’intero) per tutti gli spettacoli del cartellone. 18APP e carta docente Il teatro Metastasio aderisce all’iniziativa del Governo consentendo di utilizzare la 18app o la Carta del Docente per l’acquisto di abbonamenti e biglietti per tutti gli spettacoli del cartellone. biglietto sospeso Con una donazione di 10 euro è possibile regalare una serata a teatro a una donna del Centro Antiviolenza La Nara di Prato, aiutandola a riprendere in mano la propria vita partendo dalla cultura. BIGLIETTERIA TEATRO METASTASIO via B. Cairoli 59, Prato tel. 0574 608501 - 338 5213739 biglietteria@metastasio.it orari di apertura dal martedì al sabato 11.00/13.00 e 16.00/18.00 Nei giorni di spettacolo, in tutti i nostri teatri, la Biglietteria aprirà un'ora prima dell'inizio per la vendita dei biglietti. biglietteria on-line ticka.metastasio.it

progetti speciali nebulosa Nebulosa è il laboratorio gratuito di scrittura critica e giornalismo del Teatro Metastasio, curato da Lorenzo Donati (critico, ricercatore e giornalista) e aperto ai giovani dai 17 anni. Nebulosa non ha confini e desidera diffondersi tra i giovani dando spazio ai loro racconti, testimonianze, interviste, cronache e recensioni partendo dalla Stagione del Met e propagandosi oltre... Modalità di partecipazione: • il laboratorio è aperto alla libera partecipazione di giovani dai 17 anni che desiderano farne richiesta, scrivendo a cometa@metastasio.it; • gli incontri si terranno due volte al mese e si svolgeranno al Teatro Magnolfi (via Gobetti 79, Prato) e in altri luoghi della Fondazione Metastasio; • ogni partecipante dovrà portare con sé un computer portatile o altro device e una penna personale; • i partecipanti al laboratorio avranno diritto a un biglietto a prezzo speciale per gli spettacoli in stagione. punti focali Incontri con gli artisti dopo gli spettacoli a cura di Lorenzo Donati I giovani partecipanti al laboratorio di scrittura critica Nebulosa, condotto da Lorenzo Donati, mettono a fuoco temi e questioni innescati dagli spettacoli durante incontri/dialoghi con artisti, aperti al pubblico presente in sala. sorsi di teatro a cura di Luisa Bosi Sorsi di teatro: incontri informali che accompagnano il nostro ingresso in sala e rafforzano il legame tra pubblico e palcoscenico. Il primo giorno di ogni rappresentazione, alle ore 19.00, gli spazi bar dei Teatri Metastasio e Fabbricone ospiteranno circa 20 incontri gratuiti guidati da Luisa Bosi che introdurrà gli spettacoli al pubblico prima della visione. Ogni appuntamento sarà un'occasione per saperne di più sui temi affrontati nelle opere, conoscerne il processo creativo, le sfide e le aspirazioni che si celano dietro ad ogni titolo della stagione 2023/2024 del MET.

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