School of Met incontra Casting

Annalisa D’Amato, regista e drammaturga, è nata nel 1974.

A 19 anni viene scelta dalla Fondazione Pontedera Teatro per formarsi come regista ed attrice per il Triennio di Formazione per Professionisti dello Spettacolo: “Creatività e indipendenza nel fare teatro: strutture creative e modalità della produzione”. In questo contesto ha l’opportunità eccezionale di essere formata da alcuni dei più grandi maestri del teatro contemporaneo, tra gli altri: Thierry Salmon, Eugenio Barba, Giulia Varley, Ingemar Lindh, Yoshi Oida, Jerzy Grotowski, Thomas Richards, Mario Biagini, Eric Lacascade, Francois Kann, Jurij Altshitz, David Mayan, Wojciech Krukowski, Zigmunt Molik, Andres Morte, Cacà Carvalho, Silvia Pasello, Luisa Pasello, Ferdinando Taviani, Mirella Schino, Franco Ruffini, Richard Gough, July Kristie.

Sviluppa cosi una tecnica di regia unica che riunisce molti di questi insegnamenti. Le sue regie hanno la costante di fondere il canto, la danza, la musica dal vivo, il testo e le azioni con i principi di ritmo, impulso, armonia e vitalità del gruppo e un lavoro di alta qualità sull’arte dell’attore.

Per dieci anni collabora ininterrottamente come assistente alla regia, attrice e collaboratrice artistica con Roberto Bacci che, riconoscendo in lei un giovane talento, decide di produrre le sue regie. Nascono cosi gli spettacoli prodotti dalla Fondazione Pontedera Teatro: Corsa ad Ostacoli, studio in forma di tombola dal Gabbiano di Ceckov (1996); Pellegrino, liberamente ispirato all’opera di Elio Vittorini (1998); Il matrimonio tra il Cielo e l'Inferno, da William Blake (1998); Critica Lirica, 21 giornate di lavoro su teatro e felicità (1999); Agnus Dei, memorie dei tempi dell'immaturità, dal romanzo Ferdydurke di Witold Gombrowicz, con Luisa Pasello (2000); Io sono il passante, dall’opera di Arthur Rimbaud tradotta appositamente da Mario Biagini del Workcenter of Jerzy Grotowski (2002); La Madonna Spogliata un lavoro sui i “richiami” del sud Italia (2004); La Grazia, ispirata all’opera di Rabia al-Adawiyya con Mariagrazia Mandruzzato (2006).

Nel 2000 riceve il premio Lo Straniero al Festival di Santarcangelo di Romagna per la regia dello spettacolo Agnus Dei, memorie dei tempi dell’immaturità. Questo premio, conferito da una giuria presieduta da Goffredo Fofi e Piergiorgo Giacchè, rappresenta una cartografia di artisti che “resistono ad una visione omologata della cultura italiana”.

Nel 2009 con Antonin Stahly e Giordano Acquaviva, fonda la compagnia internazionale The Enthusiastics, composta da nove attori musicisti e danzatori con formazioni eterogenee provenienti da differenti luoghi del mondo quali Parigi, San Francisco, Rosario, Napoli, Parma grazie alla quale nasce lo spettacolo Io Non Sono ispirato ai poemi di Rumi e Shankara che debutta al Vie Festival - ERT.

Nel 2013 si trasferisce a Parigi dove contribuisce con Antonin Stahly allo sviluppo des Théâtres et Ateliers des Orteaux nel 20eme arrondissement, una comunità di artisti uniti, quali attori, pittori, scultori, registi, drammaturghi e musicisti, con i quali conducono una ricerca permanente sulla trasversalità delle diverse arti attraverso laboratori di ricerca e performances.

Dal 2016 Annalisa ed Antonin decidono di vivere tra Napoli e Parigi facendo dialogare le due città grazie ai loro progetti creativi.

Dal 2017 a Napoli collabora con Maurizio Braucci per il progetto Arrevuoto e per la produzione di un’opera teatrale contemporanea originale intitolata Casting dedicata ai ragazzi dei Quartieri Spagnoli, di Montesanto e di Scampia. Nel 2019 ha iniziato un nuovo percorso al Museo Madre di Napoli: il primo Arrevuoto dell’arte contemporanea. Da questa esperienza nasce lo spettacolo La Caccia allo Snark di Lewis Carroll per il quale firma la regia e le musiche originali.

Insegna presso diverse realtà quali La Bellini Teatro Factory a Napoli, La Scuola Elementare del Teatro di Davide Iodice e The European Graduate School a Malta e in Swizzera.

 

Maurizio Braucci (Napoli 1966) scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato nel 1999 il romanzo Il mare guasto (tradotto in Francia dalle Ed. Métailié), nel 2004 i racconti Una barca di uomini perfetti tutti e due per le Edizioni E/O, nel 2010 il romanzo Per sé e per gli altri per Mondadori. L’infelicità italiana - vademecum su l’accoglienza, i migranti e noi (edizioni Monitor 2019).

È coautore delle sceneggiature dei film: Gomorra di Matteo Garrone, – Grand Prix Cannes 2008; Napoli, Napoli, Napoli di Abel Ferrara – 2008; Tatanka di Giuseppe Gagliardi – 2009; Reality di Matteo Garrone - Grand Prix Cannes 2012; L’intervallo di Leonardo Di Costanzo – 2012; L’innocenza di Clara di Toni D’Angelo -2012; Bellas Mariposas di Salvatore Mereu (in collaborazione con) – 2013; Piccola Patria di Alessandro Rossetto – 2013; Anime nere di Francesco Munzi -2014 David di Donatello “Migliore sceneggiatura”; Pasolini di Abel Ferrara – 2014; Bella e perduta di Pietro Marcello – 2015; L'intrusa di Leonardo Di Costanzo (2017); Nato a Casal di Principe di Bruno Oliviero (2017); La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi (2019) Orso d’argento “Migliore Sceneggiatura”; Martin Eden di Pietro Marcello (2019).

Come drammaturgo ha collaborato con i registi teatrali Marco Martinelli e Armando Punzo. Ha realizzato l’adattamento del romanzo Il resto di niente di Enzo Striano per una trilogia teatrale prodotta dal Teatro Nazionale Mercadante. È direttore artistico del progetto di teatro e pedagogia Arrevuoto.

Con Il mare guasto, ha vinto il Premio Volterra per Cassola 2001 - Premio Bastia Arte Mare 2002. Con Gomorra ha vinto i premi EFA 2008, il Chicago International Film Festival 2008, il David Donatello 2009 per la migliore sceneggiatura. Con Anime nere ha vinto il David di Donatello 2015 per la migliore sceneggiatura.

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