VITA, MORTE E MIRACOLI



Il titolo della nostra nuova stagione è Vita, Morte e Miracoli.
Più che un augurio, una constatazione: vita, morte e miracoli scritti uno di seguito all’altro, sulla stessa riga, per ricordarci che fanno parte allo stesso modo della nostra esistenza.

Certo, la vita e la morte attirano molto l’attenzione su di sé, hanno l’esibizionismo dei primattori nati: una nascita, la scomparsa di una persona cara, il pensiero della nostra morte invadono la scena della nostra mente, si prendono molto spazio. E così ci sembra che tutto si riduca a quel breve, brevissimo tempo che abbiamo a disposizione tra il momento in cui entriamo in scena e quello in cui cala il sipario. Ma ci sono anche i miracoli, accadono tutti i giorni: nonostante le nostre insicurezze e i disastri del mondo lì fuori, che spaventerebbero un eroe, riusciamo a compiere il miracolo di arrivare a fine mese, di fare qualcosa per i nostri cari. Il miracolo di innamorarsi è capitato a tutti, il miracolo di una mano sulla spalla, di un sorriso, di un bacio che ci ha fatto scoprire che non siamo soli. L’atto di gentilezza di uno sconosciuto. Se prestiamo un po’ di attenzione, ci accorgiamo allora che nella vostra vita ogni giorno compiamo e ci accadono piccoli miracoli.

Non siamo soli in scena. Lo spettacolo prima o poi finirà. Ma dopo si va a cena, e poi a letto a sognare quello che di bello è accaduto. E chissà che succederà poi: “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia” diceva il Grande Will, il primo della classe, come lo chiamava Eduardo De Filippo.

Una nuova stagione teatrale in cui incontrarci: un altro piccolo miracolo.

MASSIMILIANO CIVICA, Direttore Fondazione Teatro Metastasio

 

Vorrei introdurre la nuova stagione del nostro Teatro con alcune informazioni di sfondo che inquadrano l’attività più generale della Fondazione Teatro Metastasio.
Ci sono buone notizie e cattive notizie, tutte di pubblico dominio ma che vale la pena di ricordare.
Iniziamo con le cattive. Gli ultimi tre anni che abbiamo trascorso sono stati tra i peggiori della nostra storia recente; anni che hanno provocato pesanti conseguenze sulla capacità delle amministrazioni pubbliche, come nel caso dei nostri soci, di continuare a garantire servizi pubblici di buon livello, dalla sanità, alle scuole, dai servizi sociali alla cultura ed oltre.
Ma anche i mercati hanno reagito pesantemente alla crisi, una reazione, quella del capitale, anche peggiore dei tagli della pubblica amministrazione, e che ha prodotto aumenti incontrollati dei prezzi dei beni essenziali, e una dilagante inflazione che ha impoverito gran parte della popolazione.
In questo scenario anche la cultura, in tutto il paese, ha subito dei tagli. L’effetto certamente più significativo per quanto ci riguarda è stato la cancellazione del Festival Contemporanea, una attività che la Fondazione promuove da più di vent’anni e che costituisce uno dei punti di riferimento nazionali della scena del teatro e della danza contemporanea.
Non è nostra intenzione diminuire il nostro impegno nel sostenere gli artisti e le compagnie che sperimentano nuovi linguaggi e nuove forme di spettacolo e dunque vogliamo considerare questo come un evento che ci porti a ripensare il festival, il suo ruolo nel nostro programma di attività, e a programmare una nuova partenza al più presto.
Anche la stagione che stiamo per presentare è stata in parte ridimensionata ma i nostri sforzi sono stati orientati a mantenere il nostro posizionamento sia nell’ambito dei teatri di rilevante interesse culturale, quanto in quello della danza, rispettando, come sempre abbiamo fatto in tutti questi anni, i limiti del nostro bilancio.
Tra le buone notizie voglio ricordare i premi che abbiamo ottenuto nel 2022: 1) Premio Ubu per il miglior testo italiano a Daniele Timpano e Elvira Frosini per il nostro spettacolo Ottantanove; 2) Premio Ubu per il miglior attore a Marco Cavalcoli sempre per il nostro spettacolo Ottantanove; 3) Premio Ubu per il miglior disegno luci a Nicolas Bovey per il nostro spettacolo I due gemelli veneziani; 4) Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici Italiani al nostro spettacolo Non tre sorelle, diretto da Enrico Baraldi; 5) Premio Scudo 2022 per il nostro spettacolo L’ultima Estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo, scritto da Claudio Fava (Presidente commissione antimafia in Sicilia e già autore della sceneggiatura I 100 passi) e diretto da Chiara Callegari; 6) Il direttore Massimiliano Civica vince il Premio Radicondoli per il teatro, assegnato dall’Associazione Nazionale Critici Italiani a “maestri che sanno donare esperienza e saperi”.
Più di recente, nel mese di aprile, il Teatro Metastasio è stato inserito nel primo sottoinsieme (assieme al Teatro Franco Parenti e al Teatro dell'Elfo di Milano e al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia di Trieste) collocandosi così al 4° posto in Italia tra i Teatri di Rilevante Interesse Culturale; inoltre, nella valutazione del MIC per le Rassegne di Danza Nazionali, il Teatro Metastasio è stato inserito nel primo sottoinsieme (assieme al Teatro Stabile dell’Umbria e al Teatro di Roma) collocandosi al 3° posto in Italia per la sua rassegna di danza. Un risultato mai raggiunto prima per la nostra Fondazione e un motivo di orgoglio per la nostra regione e per Prato, che diviene la terza città italiana per valore del suo teatro e della sua rassegna di danza, unica città non capoluogo di regione a figurare nei due sottoinsiemi.
Ulteriore motivo di soddisfazione è l’attribuzione per il 2022, da parte del MIC, alla nostra Fondazione dell’aumento del 10% del finanziamento come TRIC, e dell’aumento del 30% per la Rassegna di Danza, il massimo consentito in entrambi i casi.
Questi risultati rafforzano la posizione di prestigio della Fondazione Teatro Metastasio nel panorama nazionale italiano, confermandola come una delle realtà più dinamiche per capacità produttiva, qualità e ampiezza della sua proposta culturale. Va sottolineato che questi riconoscimenti sono stati conseguiti tramite una scelta di valorizzazione e di crescita delle competenze e delle responsabilità del personale interno e grazie allo sforzo congiunto di tutti i lavoratori della nostra Fondazione, cui va il nostro ringraziamento.
Tra le molte attività che la Fondazione promuove nella città, coinvolgendo gruppi diversi di cittadini come, ad esempio, i percorsi formativi e di orientamento rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per il rafforzamento delle competenze trasversali e per sostenere la conoscenza dei linguaggi dello spettacolo e della loro connessione con i grandi temi della vita politica e sociale, nel corso della prossima stagione partiranno anche quelle che accompagneranno il progetto di riqualificazione dell’area del Fabbricone, e che avranno lo scopo di informare e coinvolgere i cittadini in un percorso di cambiamento degli spazi del teatro e delle funzioni dell’area che lo circonda.
Una parte delle nostre attività è possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Teatro Metastasio e i suoi sponsor. Oltre a Unicoop Firenze e Publiacqua, che investono da anni in modo consolidato nella nostra proposta culturale, anche quest'anno il Gruppo Colle S.r.l., leader mondiale nel settore della tintura delle fibre tessili, da sempre presente nei mercati globali grazie alla qualità e all'innovazione delle proprie lavorazioni, ha deciso di confermare il proprio sostegno alla Fondazione per la presenza di grandi spettacoli internazionali nel nostro cartellone e di conseguenza nel panorama teatrale della Toscana.

MASSIMO BRESSAN, Presidente Fondazione Teatro Metastasio