Maddalena Crippa in
L'allegra vedova
cafè chantant
Spettacolo
22.02 - 25.02 / 2018
20.45 feriali, 19.30 sabato, 16.30 doemenica
Il 30 dicembre dell’anno 1905, La vedova allegra trionfa al teatro An-der-Wien.
Il successo è clamoroso e inarrestabile. Da allora a tutt’oggi, La vedova allegra è l’opera musicale più rappresentata al mondo.
Che cosa si nasconde dietro il successo di quest’operetta? Che cosa c’è di così appagante per il pubblico che da oltre un secolo affolla i teatri per applaudirla?
La risposta è molto semplice: La vedova allegra è una fiaba a tempo di valzer e il valzer, si sa, provoca il rilascio delle endorfine, le molecole della gioia e dunque La vedova allegra è un formidabile anti-stress, che non è poco.
A cominciare da Canzonette vagabonde, dal repertorio italiano degli anni ‘20 e ‘30, a seguire poi con Sboom; le canzoni degli anni ’60 da Paolo Conte, a Tenco, Jannacci, De André; con A sud dell’alma, dedicato ai grandi interpreti latino americani, E pensare che c’era il pensiero di Gaber e Luporini; senza dimenticare le interpretazioni di Irma la dolce (produzione Rai), Schonberg Kabarett, Pierrot lunaire, L’opera da tre soldi, nel doppio ruolo di Jenny e Polly; Femmine fatali (produzione Festival di Salisburgo), fino al più recente Italia mia Italia, una dedica spassionata al nostro paese, Maddalena Crippa ha tracciato un percorso nel teatro-musica all’insegna della qualità e della varietà, che approda ora alla Vedova allegra di Franz Lehar.
In uno spazio essenziale, accompagnata da un prezioso ensemble strumentale, un quartetto composto da chitarra, fisarmonica, flauto traverso e contrabbasso, Maddalena Crippa, nella doppia veste di narratrice e cantante, racconta la storia e interpreta le canzoni de La vedova allegra, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini.
Alternando le parti recitate, frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale di Leo Stein e Victor Leon, alle parti cantate, arie e duetti, l’attrice si sdoppia e dà voce e carattere sia ad Anna Glavari che al principe Danilo.
rielaborazione testo originale di Victor Leon / Leo Stein a cura di Bruno Stori e Maddalena Crippa
arrangiamento musiche originali di F. Lehar a cura di Giacomo Scaramuzza
regia Bruno Stori
e con
Giampaolo Bandini, chitarra
Giovanni Mareggini, flauto e ottavino
Mario Pietrodarchi, fisarmonica
Federico Marchesano, contrabbasso
produzione e distribuzione Parmaconcerti e Compagnia Umberto Orsini
PREZZI BIGLIETTI
posto unico numerato > € 17,00
Per tutti i biglietti sono previste le seguenti RIDUZIONI:
- SOCI COOP: 20%
- OVER 65 e CONVENZIONI: 30%
- UNDER 25: 40%
- DISOCCUPATI e CASSINT.: 50%
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durata 70 minuti
NAVETTA Porta al Serraglio/Fabbricone
Per gli spettatori che raggiungono Prato in treno, il Metastasio ha istituito un servizio navetta dalla Stazione di Porta al Serraglio al Fabbricone e alla Sala Fabbrichino (andata e ritorno), al prezzo fortettario di 2 euro.
Il ticket navetta può essere acquistato on-line (ticka.metastasio.it), congiuntamente all'acquisto del biglietto dello spettacolo, entro due giorni prima rispetto alla data prescelta.
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Spettacolo segnalato ai concorrenti del Premio Giornalistico Lettera 22 – bando su www.premiolettera22.it
Fabbricone
via Ferdinando Targetti, 10/12 59100 Prato (PO)
tel. 0574.690962