Rivista
La metamorfosi è il processo in cui una farfalla o una falena cambia condizione per vivere meglio nel mondo. E la Treccani definisce “metamorfosi” «il passaggio di forma di un soggetto animato, una mutazione dell’aspetto esteriore, in cui però si mantiene l’identità». La Falena è nata in pandemia, coi teatri chiusi, le piazze vuote, gli striscioni ai balconi, tra il Papa che taglia una San Pietro deserta, la natura che si riprende i suoi spazi e il lavoro che ha per sfondo le pareti di casa. Sono passati tre anni e sei numeri, il virus nei tg ha ceduto alle guerre, Gaza è distrutta, Trump è tornato al governo e i vecchi spettri animano il dibattito, aggiornati nel lessico. Può una rivista restare uguale a se stessa? La risposta sarà nelle vostre mani, percepibile al tatto, evidente agli occhi. Altra grafica, affidata all’arte di Stefano Ricci, e una carta diversa, un nuovo formato, un colore ogni volta dominante. È la «mutazione dell’aspetto esteriore» di cui dice la Treccani. L’identità invece? Acquistate la rivista, sfogliatene le sue 212 pagine, leggete le sue 42 firme. Troverete rubriche rinnovate o del tutto inedite e due sezioni figurative: Una storia a fumetti, dedicata alla falena (disegnata in questo numero da Michelangelo Setola e Alessandro Kostis) e Per immagini, in cui Ricci ridà l’esistenza alle rimaste schegge visibili di uno spettacolo che fu. E ancora: la storia di un’isola ubicata in collina e l’inefficacia d’una classe intellettuale e politica nella Francia che al 31% vota Le Pen; gli inizi di un’attrice che non ha mai smesso d’imparare e il ricordo d’un attore che si manifestava come uno spirito intenso e discreto; troverete cinque prospettive su altrettante questioni che scottano la pelle del paese e della scena, le recensioni di Cara Vecchia Critica, i libri, i film e i podcast che ci sono parsi importanti, un poster double face da staccare ed appendere, la posta del cuore. Stanno attorno al fulcro del numero, che continua a essere lo Speciale: tra attivismo e politica, #metoo e Fridays for Future, intenti formativi e partecipazione, dogmatismo ed estetica, per ragionare infine assieme di democrazia e del suo spettacolo quotidiano, partendo da una lunga conversazione con Nicola Lagioia.
D’altronde così abbiamo tentato, fin dal primo numero, prodotti e distribuiti dal Metastasio di Prato. E così continuiamo, insieme a voi.
La Redazione
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Abbonamento a due numeri cartacei € 12,00.
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