Antigone
Spettacolo

28.11 - 8.12 / 2019
20.45 feriali, 19.30 sabato, 16.30 domenica, lunedì riposo
Il rischio che si corre nel mettere in scena l’Antigone è quello di farsi influenzare da ciò che tutti sappiamo "per sentito dire": il rischio cioè di prestare più ascolto alle interpretazioni critiche, politicamente e ideologicamente orientate, a cui è stata sottoposta quest’opera nel corso dei secoli, che al testo stesso di Sofocle.
Per "sentito dire", tutti sappiamo che Antigone, dall’inizio alla fine della storia, è nel giusto, che è una sorta di santa laica che combatte per una nobile causa, mentre Creonte è un tiranno autoritario che commette e vuole solo il male.
Ma se così fosse, saremmo davanti ad un melodramma, non ad una tragedia greca. La tragedia mette sempre in scena invece una situazione limite, in cui non è più pacifico dove sia il torto e dove la ragione.
La nuova traduzione che è stata approntata del testo mette in luce il fatto che Sofocle accomuna Antigone e Creonte in una identica colpa: quella di avere la presunzione di essere eccezionali, di essere migliori di tutti gli altri, ovvero di essere, per intelligenza e qualità umana, "fuori dalla norma".
Il loro destino tragico è stabilito dal loro carattere superbo e dalla loro incapacità di dare ascolto alle ragioni degli altri.
E il messaggio sconvolgente e attualissimo che l’Antigone fa risuonare oggi, grazie alla capacità che ha un classico di generare significati sempre contemporanei, è che è proprio il carattere che hanno le persone che svolgono un ruolo pubblico ad essere una questione di tremenda rilevanza politica ed interesse comunitario. Sofocle ci suggerisce che, al di là dell’essere "di destra o di sinistra", è il carattere superbo dei leader politici che rischia di procurare danni al bene comune.
di Sofocle
uno spettacolo di Massimiliano Civica
con Oscar De Summa (Creonte)
Monica Demuru (Ismene, Tiresia, Euridice)
Monica Piseddu (Antigone)
Francesco Rotelli (Guardia, Emone)
Marcello Sambati (Corifeo)
costumi di Daniela Salernitano
luci di Gianni Staropoli
fantoccio realizzato da Paola Tintinelli
traduzione e adattamento di Massimiliano Civica
assistente alla regia Elena Rosa
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Armunia residenze artistiche e Manifatture Digitali Cinema Prato - Fondazione Sistema Toscana
PRIMA ASSOLUTA
Gallery
PREZZI BIGLIETTI
€ 18,00 posto unico numerato
RIDUZIONI
20% per socio Coop / convenzioni / over 65
35% under 25 e gruppi organizzati - sconto del 35%
ulteriore 5% per acquisti on-line
€ 12,00 last minute, per i posti rimasti liberi acquistando 5 minuti prima dell'inizio dello spettacolo
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durata 65 minuti
Spettacolo in abbonamento (formule Fabbricone 7 spettacoli, Sostenitore, A scelta 4 o 7 spettacoli)
Fabbricone
via Ferdinando Targetti, 10/12 59100 Prato (PO)
tel. 0574.690962