Il giornalino di Maigret
Episodio 1. Un'ombra nella notte
Tv

Il commissario Maigret, Gian Burrasca, i protagonisti del libro Cuore, scorci della città di Prato, si ritrovano insieme ad altri personaggi dentro a Il giornalino di Maigret, una parodia in bianco e nero dei vecchi sceneggiati italiani anni ‘60. Lo sceneggiato è un’opera originale del Gruppo di Lavoro Artistico e del drammaturgo Armando Pirozzi che si immagina un’inchiesta di Maigret nel collegio di Gian Burrasca, dove, tra l’altro, i bambini sono costretti a mettere in scena i racconti mensili del libro Cuore.
Il racconto, come in Gian Burrasca e in Cuore, è sostenuto, di scena in scena, da una voce fuori campo che legge un diario, ma stavolta è la voce di Maigret che scrive il suo giornalino.
Le riprese sono state girate a Prato e le quattro puntate andranno in onda su TV Prato, media partner del progetto, una volta al mese e saranno caricati anche sul canale YouTube del Metastasio.
Episodio 1. Un'ombra nella notte
Un bambino corre nella notte chiamando a gran voce la polizia. È Gian Burrasca, che dice di aver visto un’ombra sospetta aggirarsi nel giardino del collegio per bambini ricchi Pierpaoli. Il commissario Maigret decide di incaricarsi personalmente del caso. Per non destare sospetti durante le indagini, si traveste da bambino, tra le risate della moglie. Al collegio conosce i direttori, che sembrano venuti fuori dalla famiglia Addams. Completata faticosamente l’iscrizione, Maigret viene presentato alla classe, dove, oltre a Gian Burrasca, ci sono Franti, Bottini e Garrone del libro Cuore, che subito sospettano che Maigret sia un infiltrato della direzione. La prima lezione è l’ora di teatro, dove una folle Maestrina dalla penna rossa cerca disperatamente di allestire la mise en espace del Tamburino Sardo. In sala mensa, infine, avviene lo smascheramento di Maigret, e l’espulsione. Ma durante la notte Gian Burrasca vede di nuovo l’ombra sospetta.
regia episodio 1 Massimiliano Civica
sceneggiatura Armando Pirozzi
con
Luca Zacchini Maigret
Francesco Rotelli Moglie/Direttrice
Paola Tintinelli Giamburrasca
Francesco Pennacchia Direttore/Maestrina
Oscar De Summa Franti/poliziotto
Ilaria Marchianò Bottini
Savino Paparella Garrone/poliziotto
e con la partecipazione di Roberto Abbiati e Monica Demuru
realizzato in collaborazione con John Snellinberg Film
direttore della fotografia Duccio Burberi
ideazione scene Roberto Abbiati
costumi Daniela Salernitano
musiche Gianluca Misiti
montaggio Patrizio Gioffredi
coordinamento delle attività video GLA Giacomo Forte
cura della produzione Camilla Borraccino
segretaria di edizione Pamela Maddaleno
assistente alla regia Clio Scira Saccà
fonica Manuela Patti
mixaggio Alessio Pepi
operatrice di ripresa Silvia Bavetta
elettricista Emanuele Tassi
aiuto elettricista Alberto Martino
allievo tecnico Mirco Orciatici
sarta Annamaria Clemente
realizzazione scene Laboratorio del Teatro Metastasio
capo macchinista costruttore Tobia Grassi
macchinista costruttore Katiuscia Meli
aiuto tecnico Enrico Capecchi
coordinamento tecnico Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
ufficio stampa Cristina Roncucci
foto Margherita Nuti
produzione Teatro Metastasio di Prato
media partner TV Prato
con il sostegno di Publiacqua
con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato
Gallery
29.01 / 2021 | 21.20 | Episodio 1. Un'ombra nella notte |
09.05 / 2021 | 21.00 | Episodio 1. Un'ombra nella notte |
Personaggi
Maigret
Il celebre commissario dalla profonda umanità è vittima di una parodia che lo trasforma in una specie di fumetto completamente inadeguato. Ispirato al Clouseau di Peter Sellers e ai personaggi di Raimondo Vianello, ha continui battibecchi con la consorte, la signora Maigret, nel classico stile Vianello- Mondaini.
Gian Burrasca
Il monellaccio di Vamba è qui il punto di incontro in perenne movimento tra Maigret e il resto del collegio. La sua paura notturna per l’ombra svanisce completamente di giorno, nel tentativo di trovare idee per distruggere il collegio.
La direttrice
Personaggio venuto fuori da un horror in stile Tim Burton, si aggira nel suo collegio con la triste consapevolezza di dover far quadrare i conti e intanto tenere a bada i pochissimi e odiati bambini ancora paganti la retta mensile. Suo marito, il direttore, per quanto abbia forse sentimenti più umani verso la scolaresca, le è completamente sottomesso.
La Maestrina dalla penna rossa
Parodia dei teatranti costretti all’insegnamento in condizioni estreme, è un cumulo di nervi in frantumi, e cerca ogni pretesto per urlare la sua frustrazione ai ragazzi, che non vedono l’ora di farla infuriare. Il suo tormentone è: tornatene a Barletta, il teatro non ti ama.
Bottini
È il leader dei bambini, e dirige la società segreta dove si svolgono pericolosi esperimenti di chimica e dove i bambini si nascondono a fumare. È una parodia del personaggio narratore del libro Cuore e ne esplicita ed esteriorizza le componenti razziste e classiste che erano implicite in quello.
Franti
È il genio del gruppo, con invenzioni chimiche assurde, dalle caramelle allo LSD all’esplosivo per minare la scuola. È il primo a creare tensione con gli insegnanti, con una sfrontatezza che sconfina nella follia omicida.
Garrone
È uno psicopatico, convinto di essere buono ma con reazioni di violenza incontrollata. La sua bipolarità è accentuata dal modo di parlare che passa senza preavviso dal bambino al serial killer.
Il produttore
Quando lo sceneggiato degenera in scelte di dubbio gusto appare sullo schermo la didascalia Censura Estetica, e vediamo il produttore che, cercando disperatamente di mantenere una decenza, ferma il film e taglia la scena troppo scurrile per i suoi parametri.