Il giornalino di Maigret

Episodio 3. L’acchiappafantasma

Il giornalino di Maigret

23.05 / 2021

21.00

Tv Prato

Il commissario Maigret, Gian Burrasca, i protagonisti del libro Cuore, scorci della città di Prato, si ritrovano insieme ad altri personaggi dentro a Il giornalino di Maigret, una parodia in bianco e nero dei vecchi sceneggiati italiani anni ‘60. Lo sceneggiato è un’opera originale del Gruppo di Lavoro Artistico e del drammaturgo Armando Pirozzi che si immagina un’inchiesta di Maigret nel collegio di Gian Burrasca, dove, tra l’altro, i bambini sono costretti a mettere in scena i racconti mensili del libro Cuore.
Il racconto, come in Gian Burrasca e in Cuore, è sostenuto, di scena in scena, da una voce fuori campo che legge un diario, ma stavolta è la voce di Maigret che scrive il suo giornalino.
Le riprese sono state girate a Prato e le quattro puntate andranno in onda su TV Prato, media partner del progetto, una volta al mese e saranno caricati anche sul canale YouTube del Metastasio.

Episodio 3. L’acchiappafantasma

Gian Burrasca torna da Maigret. Stavolta non ha solo visto l’ombra, ma nella sua stanza è scomparso il diario. Gian Burrasca sospetta che sia proprio opera dell’ombra. Maigret riparte con le indagini. Si traveste da bidello, o collaboratore scolastico, ma in una versione improbabile, cioè da paggetto del settecento con tanto di fluente parrucca bianca. La moglie è ormai disperata. Tuttavia ottiene il lavoro, anche perché è atteso in collegio per la mensile ispezione il temutissimo Assessore civico. Intanto ai collegiali si è aggiunto un nuovo iscritto, Tom Sawyer, convinto che l’Assessore verrà ad arrestarlo per vari delitti commessi in America. Decide allora di travestirsi da fantasma, e va a cercare un lenzuolo. Così, mentre al teatrino imperversa la Maestrina, arriva l’Assessore che scopre Tom con il lenzuolo, cerca di afferrarlo, ma Tom gli getta il lenzuolo addosso e fugge. L’Assessore, dimenandosi sotto il lenzuolo, fa accorrere Maigret che, convito si tratti dell’ombra, lo colpisce e lo chiude in uno stanzino. Naturalmente quando la verità viene a galla Maigret è smascherato e arrestato, mentre l’assessore con un bel discorso chiude la puntata. Ma l’ombra ancora è in agguato.

regia episodio 3 Roberto Latini

sceneggiatura Armando Pirozzi

con 

Luca Zacchini Maigret
Francesco Rotelli Moglie/Direttrice
Paola Tintinelli Giamburrasca
Francesco Pennacchia Direttore/Maestrina 

Oscar De Summa Franti
Ilaria Marchianò Bottini
Savino Paparella Garrone

Arianna Pozzoli Tom Sawyer

Roberto Abbiati punk
Monica Demuru punk

Chiara Callegari poliziotto

e con Massimiliano Civica assessore civico

con la partecipazione di Franco D'Ippolito nel ruolo del Produttore

realizzato in collaborazione con John Snellinberg Film

assistente alla regia Chiara Callegari

direttore della fotografia Duccio Burberi

ideazione scene Roberto Abbiati

assistente scene Ilaria Marchianò

costumi Daniela Salernitano

musica Gianluca Misiti

montaggio Patrizio Gioffredi

coordinamento delle attività video GLA Giacomo Forte

cura della produzione Camilla Borraccino

segretaria di edizione Pamela Maddaleno

parrucche Filistrucchi Firenze

fonica Manuela Patti

mixaggio Alessio Pepi

operatrice di ripresa Silvia Bavetta

elettricista Emanuele Tassi

aiuto elettricista Alberto Martino

sarta Annamaria Clemente

realizzazione scene Laboratorio del Teatro Metastasio

capo macchinista costruttore Tobia Grassi

macchinista costruttore Katiuscia Meli

aiuto tecnico Enrico Capecchi

coordinamento tecnico Marco Serafino Cecchi

assistente all’allestimento Giulia Giardi

ufficio stampa Cristina Roncucci

foto Margherita Nuti

produzione Teatro Metastasio di Prato

media partner TV Prato 

con il sostegno di Publiacqua

con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato

26.03 / 2021 21.20

Episodio 3. L’acchiappafantasma

23.05 / 2021 21.00

Episodio 3. L’acchiappafantasma

Personaggi

Maigret
Il celebre commissario dalla profonda umanità è vittima di una parodia che lo trasforma in una specie di fumetto completamente inadeguato. Ispirato al Clouseau di Peter Sellers e ai personaggi di Raimondo Vianello, ha continui battibecchi con la consorte, la signora Maigret, nel classico stile Vianello- Mondaini.

Gian Burrasca
Il monellaccio di Vamba è qui il punto di incontro in perenne movimento tra Maigret e il resto del collegio. La sua paura notturna per l’ombra svanisce completamente di giorno, nel tentativo di trovare idee per distruggere il collegio.

La direttrice
Personaggio venuto fuori da un horror in stile Tim Burton, si aggira nel suo collegio con la triste consapevolezza di dover far quadrare i conti e intanto tenere a bada i pochissimi e odiati bambini ancora paganti la retta mensile. Suo marito, il direttore, per quanto abbia forse sentimenti più umani verso la scolaresca, le è completamente sottomesso.

La Maestrina dalla penna rossa
Parodia dei teatranti costretti all’insegnamento in condizioni estreme, è un cumulo di nervi in frantumi, e cerca ogni pretesto per urlare la sua frustrazione ai ragazzi, che non vedono l’ora di farla infuriare. Il suo tormentone è: tornatene a Barletta, il teatro non ti ama.

Bottini
È il leader dei bambini, e dirige la società segreta dove si svolgono pericolosi esperimenti di chimica e dove i bambini si nascondono a fumare. È una parodia del personaggio narratore del libro Cuore e ne esplicita ed esteriorizza le componenti razziste e classiste che erano implicite in quello.

Franti
È il genio del gruppo, con invenzioni chimiche assurde, dalle caramelle allo LSD all’esplosivo per minare la scuola. È il primo a creare tensione con gli insegnanti, con una sfrontatezza che sconfina nella follia omicida.

Garrone
È uno psicopatico, convinto di essere buono ma con reazioni di violenza incontrollata. La sua bipolarità è accentuata dal modo di parlare che passa senza preavviso dal bambino al serial killer.

Il produttore
Quando lo sceneggiato degenera in scelte di dubbio gusto appare sullo schermo la didascalia Censura Estetica, e vediamo il produttore che, cercando disperatamente di mantenere una decenza, ferma il film e taglia la scena troppo scurrile per i suoi parametri.