Se ci trovi anche dei fiori in questa storia sono tuoi

dall’incontro tra Gruppo di Lavoro Artistico e School of Met

Se ci trovi anche dei fiori in questa storia sono tuoi

10-12-14.05 / 2021

19.00 e 23.30

TV Prato

Nonostante la chiusura dei teatri a causa dell’emergenza sanitaria, il Teatro Metastasio di Prato da Ottobre 2020 a Aprile 2021 ha continuato le sue attività attraverso due progetti innovativi: il Gruppo di Lavoro Artistico (GLA) e School of Met. Il primo ha visto coinvolti 10 attori e 5 registi impegnati in produzioni teatrali, radiofoniche e video, il secondo, rivolto agli adolescenti, è nato sull’esempio della School of Resistence di Milo Rau, un patto tra scuola e teatro, uno spazio di condivisione e riflessione dove agiscono le nuove generazioni per supplire al buco culturale che la chiusura di scuole, teatri e musei ha lasciato.

Due realtà uniche nel loro genere che si sono incontrate a gennaio durante l’allestimento de I costruttori di imperi di Boris Vian per la regia di Chiara Callegari, una delle registe del GLA.

“Da un po’ di tempo sto affrontando nei miei lavori la questione generazionale” - scrive Chiara Callegari,  in una lettera indirizzata alle ragazze e i ragazzi di School of Met - “e I costruttori di Imperi, scritto da Vian nel 1957, è incredibilmente attuale in questo senso. I membri di una famiglia, ogni volta che sentono avvicinarsi un rumore non ben identificato, abbandonano le loro cose e la casa in cui vivono per salire di un piano e barricarsi in un appartamento via via più piccolo.

Pericolo invisibile, adulti terrorizzati, persone chiuse in casa costrette a modificare le proprie abitudini di vita. Il richiamo alla situazione attuale è lampante. La figlia, Zenobia, viene considerata troppo giovane per comprendere la situazione, non all’altezza di affrontare i problemi e ancora una scommessa troppo rischiosa su cui investire. Ed ecco che la figlia, il fiore, il biglietto della lotteria, viene costretta a sacrificarsi per il padre, il frutto, la certezza, l’uomo fatto e compiuto.

I costruttori di imperi di Boris Vian, diventa allora lo spunto per far riflettere giovani e adulti sul difficile equilibrio nella relazione tra generazioni.

Fiori, scommesse, biglietti della lotteria, adulti di domani... sono tanti gli appellativi che i giovani si sentono rivolgere. Ma cosa pensano di sé gli adolescenti? Come stanno vivendo questa situazione?

Primi piani su uno sfondo nero. Esperienze personali si intrecciano in un momento storico tragicamente complesso.

regia Chiara Callegari

temi, domande, interviste a cura dei ragazzi di School of Met Niccolò Sanesi, Matilde Mochi, Luisa Bevilacqua, Maria Vittoria Braschi, Lucia Aliani, Clara Fedi, Sofia Mauro, Ada Donatini, Irene Cencetti, Matteo Moffa

School of Met dialoga con Oscar De Summa, Monica Demuru, Francesco Rotelli, Luca Zacchini, Francesco Pennacchia, Savino Paparella, Arianna Pozzoli, Paola Tintinelli, Ilaria Marchianò, Clio Scira Saccà

realizzato in collaborazione con John Snellinberg Film

operatore Duccio Burberi

montaggio Silvia Bavetta

mixaggio Alessio Pepi

aiuto regia Arianna Pozzoli

coordinamento delle attività video GLA Giacomo Forte

elettricista Alberto Martino

coordinamento tecnico Marco Serafino Cecchi

assistente all’allestimento Giulia Giardi

set accoglienza assistenza School of Met

cura della produzione Camilla Borraccino

cura della comunicazione e promozione coMETa

con la collaborazione di Valentina Bertolino

produzione Teatro Metastasio di Prato

media partner TV Prato

10.05 / 2021 19.00 e 23.30

Se ci trovi anche dei fiori in questa storia sono tuoi

12.05 / 2021 19.00 e 23.30

Se ci trovi anche dei fiori in questa storia sono tuoi

14.05 / 2021 19.00 e 23.30

Se ci trovi anche dei fiori in questa storia sono tuoi

NOTE DI REGIA

Fiori, scommesse, biglietti della lotteria, adulti di domani...sono tanti gli appellativi che i giovani si sentono rivolgere. Ma cosa pensano di sé gli adolescenti? Come stanno vivendo questa situazione? Il nostro progetto nasce proprio dalla volontà di dar voce a chi troppo spesso viene zittito, tenuto in un angolo ad aspettare il proprio momento, costretto a sacrificarsi per i ben più importanti e produttivi adulti. 

Primi piani su uno sfondo nero. Esperienze personali si intrecciano in un momento storico tragicamente complesso. 

I costruttori di imperi di Boris Vian, diventa lo spunto per far riflettere giovani e adulti sul difficile equilibrio nella relazione tra generazioni.

Nonostante la chiusura dei teatri a causa dell’emergenza sanitaria, il Teatro Metastasio di Prato ha continuato le sue attività attraverso due progetti innovativi: il Gruppo di Lavoro Artistico (GLA) e la School of Met. Il primo ha visto coinvolti 10 attori e 5 registi impegnati in produzioni teatrali, radiofoniche e video, il secondo rivolto agli adolescenti, è nato per supplire al buco culturale che la chiusura di scuole, teatri e musei ha lasciato, sull’esempio della School of Resistence di Milo Rau.

Due realtà uniche nel loro genere che dovevano assolutamente incontrarsi.

L’idea è nata a gennaio, durante l’allestimento de I costruttori di imperi di Boris Vian. Il testo, scritto nel 1957, mi ha da subito colpito per la sua sconvolgente attualità: genitori spaventati da un pericolo invisibile, rinchiudono la figlia diciasettenne in casa, costringendola a rinunciare ad amicizie e passioni e ignorando o, peggio ancora, deridendo le sue domande e richieste. La figlia, Zenobia, viene considerata troppo giovane per comprendere la situazione, non all’altezza di affrontare i problemi e ancora una scommessa troppo rischiosa su cui investire. Ed ecco che la figlia, il fiore, il biglietto della lotteria, viene costretta a sacrificarsi per il padre, il frutto, la certezza, l’uomo fatto e compiuto.

Madre - Zenobia, cerca di essere realistica. Abbiamo soltanto poche arance e tuo Padre è un uomo adulto, un uomo fatto; tuo Padre non è più una promessa, è un individuo completo e compiuto, che ha già offerto delle prove di... beh... delle prove. Dall'altra parte ci sei tu, una ragazza, quasi una bam­bina, tu sei... diciamo, come un biglietto di lotteria; si può scommettere su di te, certo, ma ci sono dei rischi. Per quan­to mi riguarda sono persuasa, nota bene, che tu farai un'otti­ma riuscita, ma credo che, per il momento, tra il fiore e il frutto, sia saggio scegliere il frutto. 

Zenobia - Sarebbe papà il frutto? 

Madre - Non è che un paragone, piccola mia, null'altro che un paragone, ma significativo. Il fiore deve sacrificarsi per il frutto. 

Zenobia - Ah! 

Si dice che i giovani sono al centro dell’interesse generale, ma forse più a parole che con i fatti. Così da “giovane” (timbro immancabile accanto alla mia professione) regista, ho sentito il bisogno di andare oltre allo spettacolo e rompere la bolla in cui per mesi abbiamo lavorato sicuri, ma isolati dalla realtà.

È nato così il mio primo incontro con i dieci ragazzi di School of Met, i “fiori”, i “biglietti della lotteria” a cui, in quest’ultimo anno, è stato chiesto di sacrificarsi. Ci siamo conosciuti, sfogati e da lì è nata la voglia di creare un progetto ideato, gestito e realizzato interamente da giovani. Perché, se è difficile che ci venga dato spazio, ce lo creiamo!

Insieme abbiamo definito i temi e tracciato domande che sarebbero diventate lo stimolo ad una conversazione libera e sincera con i loro coetanei e con gli adulti, gli attori del Gruppo di Lavoro Artistico.

I ragazzi hanno intervistato venti persone, giovani, adulti, non ancora giovani e non ancora adulti, hanno parlato con loro di adolescenza, di sogni, di paure, d’amore, di futuro…

Dura è stata la selezione, con più di 10 ore di girato, ma quelle che ne sono uscite sono tre piccole perle per raccontare in breve, tra risate e lacrime, cosa vuol dire essere giovani oggi.

Chiara Callegari