Zoe Pia Shardana + Giovanni Benvenuti Quartetto Paolina e l’androide

Zoe Pia Shardana
Shardana è il nome con cui il faraone egiziano Ramses II nella stele di Tanis (II millennio a.C.) indica “il popolo delle isole che stanno in mezzo”. Insomma i sardi, come Zoe Pia (1986), clarinettista dell’oristanese che si forma come strumentista classica a Cagliari e poi a Rovigo, salvo qui scoprire la musica contemporanea e poi il jazz, senza dimenticare, nelle esperienze all’estero, la musica popolare spagnola. Da questo crogiolo e dall’interesse per gli aspetti più misteriosi e suggestivi dell’archeologia sarda, nasce il progetto Shardana, singolare fin dalla formazione (quel basso tuba…) e dalla fusione tra jazz e musica tradizionale sarda. Un’idea tutt’altro che nuova, ma che Zoe Pia sa finalmente tradurre con un gusto assai personale del piacere musicale e della sperimentazione.

Da ascoltare:
Shardana (Caligola)

Giovanni Benvenuti
Sassofonista senese, Giovanni Benvenuti (1989) spicca tra i musicisti italiani da un lato per il suo magistero strumentale: sassofonista brillante, dal solismo lucido e incalzante, spesso avventuroso; dall’altro una capacità compositiva spiazzante, che parte dagli assetti più consueti del jazz di oggi - compreso l’organico di quartetto con sax - per poi prendere strade eccentriche. Non a caso Benvenuti è assai apprezzato da musicisti fuori dagli schemi come Francesco Cusa; lui stesso si è confrontato con organici molto diversi, compreso il quartetto d’archi. Questo suo nuovo progetto è un magnifico esempio di come si possa fare jazz con un linguaggio classico e al tempo stesso originale.

Da ascoltare:
Paolina e l’androide (Wow)