Da Vivi - Il miracolo della finitezza

Uno spazio di dialogo e creazione sul tema della morte

Da Vivi - Il miracolo della finitezza

ottobre 23 / maggio 24

Abbiamo perso l’espressione collettiva del dolore perché non esistono luoghi e tempi per concedercelo?
Perché la morte è un tabù, oggi? Facendo finta che la morte non esista passa la paura di morire?

Da ottobre 2023 a maggio 2024 il Teatro Metastasio di Prato presenta Da vivi – Il Miracolo della Finitezza, un progetto aperto a tutte e tutti, senza limiti di età, nazionalità, professione, condizione, dedicato al complesso tema della mortalità. Il progetto ha come premessa la tesi che affrontare collettivamente e creativamente la morte e integrarla emotivamente nelle nostre esistenze consenta di vivere meglio, più gioiosamente, più protetti dal dolore della perdita, e che una maggiore lucidità possa essere fonte di miglioramenti esistenziali, sociali, politici.
Cinque i percorsi del programma: assemblee cittadine e la proposta di un “Patto di ospitalità”, da un'idea di Marcella Gostinelli, conferenze, spettacoli, un gruppo di ricerca e interviste e un laboratorio teatrale dedicato alla cittadinanza che si concluderà con la presentazione di uno spettacolo collettivo.
Da vivi non è solo dal vivo, è anche uno spazio digitale, un Gruppo Facebook nato per scambiarsi opinioni e materiali sul tema, oltre che informazioni sulle tappe del progetto in presenza.

In una contemporaneità caratterizzata dagli esiti di un’epidemia globale e da una crisi di ideali e speranze, incertezza e angoscia per il destino individuale e collettivo, si manifesta con particolare radicalità la tendenza più generale a rigettare il concetto stesso di finitezza, in tutte le sue possibili declinazioni. Viviamo facendo finta di essere eterni, eternamente giovani, eternamente in una condizione performativa e performante, che vede il limite unicamente come ostacolo da superare. La vecchiaia e la malattia, spesso confuse tra loro, sono messe da parte, occultate, suscitano vergogna, non sono considerate processi consueti per i quali è necessario attrezzarsi emotivamente, culturalmente, socialmente, bensì come tristi e inattese disgrazie, cui non pensare fino al momento inevitabile. Il rito del lutto è sparito dai radar, indugiare troppo sulla perdita non è visto di buon grado, “la vita va avanti”, ci si dice. L’apparente paradosso è che fermarsi e interiorizzare l’idea del limite e della perdita riserva anche buone soprese, e la possibilità di vivere forse più pienamente, liberati dall’angoscia di una rimozione impossibile da realizzare del tutto.

Da Vivi – Il miracolo della finitezza è un progetto che propone Prato come territorio modello per lo sviluppo di un dialogo sul tabù della morte a partire dalle possibilità che un teatro in quanto tale può offrire: luogo della massima finitezza e della memoria, dove tutto nasce e muore ogni sera. Metafora festosa del rito funebre, tempio laico per eccellenza dove ci si reca insieme e si sperimenta la relazione, unico possibile antidoto alla paura della morte. 

Il laboratorio teatrale, Vive voci, a cura di Mario Biagini e dell’Accademia dell’Incompiuto è aperto a chiunque voglia partecipare, nei modi in cui può e vuole. È concepito per scoprire modi collettivi di creazione artistica e di riflessione comunitaria su un tema delicato ed intimo: la finitezza e la mortalità. La prima fase inizia il 22 ottobre e termina a fine dicembre 2023 con una festa poetico-musicale. La seconda fase inizia a febbraio 2024 e culminerà il 18 maggio 2024 con la presentazione del risultato finale, nella forma di uno spettacolo collettivo, Oratorio laico.
Per partecipare non è necessaria nessuna competenza attoriale o musicale. Inoltre, non è obbligatorio frequentare tutte le sessioni, per essere autrici ed autori della creazione collettiva.
A conclusione del Progetto, in forma “ibrida” e cioè non strettamente o unicamente teatrale, risultante in una celebrazione festosa, andrà in scena nel maggio 2024 un Oratorio laico basato sui desideri e le esperienze di cittadine e cittadini, implicando necessariamente la costituzione di una comunità transitiva artistica e sociale.

Le Assemblee, moderate e introdotte da facilitatori locali, sono destinate all’ascolto e alla raccolta delle esperienze e dei bisogni concreti della cittadinanza: persone di ogni età e cultura sono invitate in un contesto accogliente ad esprimersi liberamente su come vorrebbero fosse il loro ospedale, a immaginare i servizi da rendere disponibili sul territorio, nella comunità, nelle scuole, i teatri, i centri di aggregazione per giovani ed anziani, le RSA e ovunque il tabù della morte ponga ostacoli alla qualità della vita. Le istanze raccolte saranno la base per la stesura del Patto di ospitalità. La proposta del Patto si basa su un’intesa politico-sociale tra cittadini e Istituzioni sanitarie pubbliche e private della città. Il suo scopo è creare forme sociali di reciprocità, di scambio di pareri e quindi maggiori opportunità rispetto ai bisogni di relazione e prossimità che i partecipanti alle assemblee, studenti, giovani, adulti, anziani, operatori sanitari, dichiareranno di avere in generale ed in particolare per il superamento del tabù della morte. Si vuole così creare un legame organizzato con la cittadinanza nella cultura dell’ospitalità e nella disponibilità all’ascolto, fornendo informazioni utili per prevenire o superare disagi e sofferenze non inevitabili. Il documento finale, firmato dal Comune e le Istituzioni, sarà garanzia formale dell’impegno a tradurre concretamente quanto emerso dalle Assemblee e sarà origine di nuovi Codici Deontologici delle istituzioni. Le Assemblee avranno luogo sul territorio pratese e nelle vicinanze. 
Calendario prime Assemblee:
> venerdì 29 settembre 2023 ore 20.00, presso la sede della Pubblica Assistenza di Signa (via Argine Strada 5);
> martedì 24 ottobre 2023, ore 21.00/23.00, presso il Circolo “Il Galli”, Fraternita di Misericordia di Carmignano (via Beato Giovanni Parenti 14);
> sabato 4 novembre 2023, ore 17.00/19.00, alla Villa del Palco – Monastero di San Leonardo, Comunità I Ricostruttori (via del Palco 228, Prato) -> annullato per allerta meteo, viene recuperato domenica 19 novembre 2023, ore 15.00/17.00. Si ringrazia la Fraternità di San Leonardo al Palco per l'ospitalità;
> mercoledì 13 dicembre 2023, ore 21.00, presso il Circolo Arci 29 Martiri a Figline (via di Cantagallo 250, Prato);
> venerdì 1 e venerdì 29 marzo 2024, ore 21.00, presso la Biblioteca Lazzerini (via Puccetti 3, Prato).

Di pari passo, già dallo scorso luglio, è stato avviato un percorso di ricerca a cura di un Gruppo di pensiero, coordinato da Costanza Lanzara, formato da specialisti delle scienze umane e filosofiche, scientifiche e mediche come anche da figure religiose di diverse confessioni, teso a indagare la situazione attuale nella sua complessità, individuare criticità, proporre domande e possibili soluzioni. Il Gruppo di pensiero si riunisce online e può essere aperto a uditori.

Le interviste, a cura di Elisa Sirianni comporranno una collezione di voci, che diventeranno anche memoria di Da vivi. Per tutta la durata del progetto personalità di vari ambiti e di diverse condizioni, medici e pazienti, personalità pubbliche e gente comune, esperti e non, saranno chiamati a rispondere dal punto di vista personale e professionale sui temi della cura e del fine vita, per allargare ulteriormente lo spazio di dialogo. Chi vorrà aderire avrà la funzione di testimone del proprio personale, libero punto di vista sui temi proposti, funzione quanto più preziosa se il primo passo per abbattere un tabù è dare voce all’oggetto della rimozione, come alcune personalità pubbliche hanno recentemente dimostrato, favorendo un dibattito nazionale necessario.

Da(l) vivo di venerdì è il nome del ciclo di conferenze dedicato a nuovi, possibili orientamenti per un buon vivere e quindi per un buon morire: uno spazio accogliente e gioioso, dove entrare in contatto con domande, percorsi, esperienze, ispirazioni, su un ambito ritenuto scandaloso, mantenuto nel silenzio e portatore di enormi bisogni inespressi. La riflessione sulla mortalità investe ogni area del sapere e può concorre allo sviluppo di condizioni di morte e quindi di vita migliori. Gli incontri del venerdì, al Ridotto del Metastasio, chiamano in causa esperte ed esperti di diverse materie – tanatologia, filosofia, medicina, cure palliative, antropologia, sociologia, letteratura, diritto – a esplorare che cosa faccia paura, che cosa potrebbe farne un po’ meno, quali strade sia possibile percorrere per vivere pienamente nella finitezza, invece che subirla. Sei conferenze (più due incontri in concomitanza con le restituzioni pubbliche del Laboratorio teatrale), in un’ideale continuità con le interviste e con le Assemblee completano, dal vivo, l’antologia di prospettive possibili, dando conto, mentre si realizzano della comunità che è possibile creare attorno a un tema tanto difficile. Tra gli argomenti proposti il tabù della morte, la relazione di cura in ambito sanitario, la vecchiaia che non conosciamo e non consideriamo, la sparizione del rito del lutto, i genocidi e le loro conseguenze, le possibilità del lasciar andare pur ricordando.

Ogni attività del progetto è il pezzetto di un’architettura composita, quanto composito è il tema della mortalità, un percorso alla portata di tutti su un piano artistico, politico, sociale e culturale, che mette in campo diversi strumenti ad uso di diversi segmenti della popolazione. Ma possiamo vederlo anche, semplicemente come una grande festa multiforme pensata per favorire la pienezza di vita e il benessere di chiunque vorrà partecipare.

 

Per informazioni, iscrizioni al laboratorio e partecipazione alle assemblee: davivi@metastasio.it

CONFERENZE - UN LABORATORIO TEATRALE - ASSEMBLEE - RICERCA - SPETTACOLI

un progetto di Elisa Sirianni sviluppato e curato con Mario Biagini e Accademia dell’Incompiuto
con la consulenza di Carlo BiaginiMarcella Gostinelli, Costanza Lanzara
prodotto dal Teatro Metastasio di Prato
con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Prato

 

partner del progetto (in aggiornamento): AFT Campi Bisenzio – Aggregazione Funzionale Territoriale; Associazione islamica Firenze e Toscana; Associazione La Stanza Accanto; Azienda USL Prato – Cure palliative Prato e Pistoia; Azienda USL Prato – Hospice Fiore di primavera; CNAI Toscana – Consociazione Nazionale delle Associazioni Infermiere/iFILE – Fondazione Italiana di Leniterapia; Fondazione Sandro Pitigliani; Fondazione Theodora Onlus; Fraternita di Misericordia di Carmignano; LILT Prato – Lega Italiana Lotta ai Tumori; Mechrí – Laboratorio di filosofia e cultura; Ospedale Santo Stefano di Prato – Reparto di Oncologia; PIN Prato Università degli Studi di Firenze/Scuola di Architettura/Corso di laurea di Pianificazione della città, del territorio e del paesaggio/corso di Antropologia urbana e rurale; Pubblica Assistenza di Signa

 

squadra artistica Accademia dell’Incompiuto (in ordine alfabetico): Felicita Marcelli – attrice, cantante, regista teatrale, compositrice musicale, pedagoga; Franco Pavan – liutista, musicologo, pedagogo; Jorge Romero Mora – attore, cantante, regista teatrale, pedagogo; Mario Biagini – attore, cantante, regista teatrale, pedagogo; Pei Hwee Tan – attrice, cantante, pedagoga, mediatrice culturale; Sambou Diarra – attore, facilitatore, mediatore culturale; Silvia Rubes – attrice, pedagoga, scrittrice; Valerio Mazzoni – trombettista, compositore musicale, pedagogo; Vicente Cabrera – attore, musicista, regista teatrale, operatore sociale; Viviana Marino – cantante, attrice.

Per informazioni, iscrizioni al laboratorio e partecipazione alle assemblee: davivi@metastasio.it