Gruppo di lavoro artistico

Nel tempo difficile della chiusura dei teatri, per rispondere in tempo reale ai cambiamenti delle condizioni lavorative secondo il dovere morale e l’obbligo statutario di sostenere gli artisti di un teatro pubblico, grazie all’idea dell’ex direttore Franco D’Ippolito e dell’ex consulente artistico alla direzione Massimiliano Civica, il Met ha modificato le modalità produttive e il modello dei contratti di scrittura scegliendo di stare al fianco di un gruppo di lavoro artistico di 15 artisti cui sono stati garantiti stanzialità, continuità del rapporto di lavoro e studio e progettazione comune per un tempo medio-lungo, a fronte di una produzione diversificata, finalizzata non solo al palcoscenico ma anche alla radio e alla tv.

Dieci interpreti – Roberto Abbiati, Monica Demuru, Oscar De Summa, Ilaria Marchianò, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Arianna Pozzoli, Francesco Rotelli, Paola Tintinelli, Luca Zacchini – e 5 registi – Chiara Callegari, Massimiliano Civica, Roberto Latini, Claudio Morganti e Clio Saccà –, scritturati continuativamente per otto mesi, da ottobre 2020 a maggio 2021, hanno condiviso un tempo di ricerca e un tempo di produzione, realizzando spettacoli di prosa, registrazioni di radiodrammi, radio-melodrammi e di trasmissioni radiofoniche di “arte varia”, produzioni di miniserie video e di uno sceneggiato televisivo in bianco e nero a puntate.

La formazione di questo gruppo di lavoro è nata con l’idea di offrire l’occasione di un tempo di confronto e conoscenza reciproca, di scambio di pratiche e visioni tra gli artisti, ma ha guardato anche agli spettatori cui ha garantito la diversa normalità di un nuovo patto “spettatoriale” di cura e benessere, di piacere e bellezza, convertendo le limitazioni imposte in elemento della creazione contemporanea.

A dicembre 2021 al Gruppo di Lavoro Artistico è stato riconosciuto il PREMIO UBU SPECIALE con la seguente motivazione:

"Passato qualche mese dal marzo 2020, pochi teatri pubblici hanno riorganizzato le proprie attività oltre il semplice streaming, riallocando parte delle risorse di produzione per rispondere all'interruzione di contratti e scritture. Fra questi c'è il Teatro Metastasio di Prato che, dall'ottobre 2020 al maggio 2021, con il Gruppo di Lavoro Artistico ha sperimentato forme possibili di relazione con la comunità di spettatori interpretando la propria funzione pubblica anche nell'impossibilità di rappresentare spettacoli. La produzione di radiodrammi originali, sceneggiati televisivi, dialoghi e interviste "teatrali" all'aperto - dunque forme antiche che a ben vedere possono ancora raggiungere chiunque - ha avuto dunque una doppia funzione politica: non smarrire il legame con lo spettatore; non abbandonare i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo".

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