Dimostrazione finale lab PLUS ULTRA TERTIUS

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 20.45, al Teatro Fabbricone andrà in scena la dimostrazione finale del laboratorio Plus Utra Tertius, dal titolo Quel deserto sterminato, liberamente ispirato al film L'angelo sterminatore di Luis Buñuel.
Plus Ultra Tertius, Laboratorio teatrale per la generazione over a cura di Luca Camilletti, si è svolto da gennaio a maggio ed è uno dei 3 laboratori di Metaforma, l'area MET di progettazione dedicata prevalentemente alla formazione e a quei formati intorno al teatro che contribuiscono alla creazione di spazi esperienziali unici.

QUEL DESERTO STERMINATO
Liberamente ispirato al film L'angelo sterminatore di Luis Bunuel
con i partecipanti al laboratorio Alba Arena, Anna Spata, Felice Varallo, Giorgio Scali, Giovacchino Pecini, Guja Iginia Del Bene, Leandro Innocenti, Maria Scozzarella, Maria Cristina Bartoletti, Massimo Meoni, Nicola Esposito, Nicoletta Santoni, Patrizia Pagli, Renato Bacci, Sandro Gualdani, Silvia Giacomelli, Tamara Moncelli
a cura di Luca Camilletti

Il percorso di studio laboratoriale è stato attivato per un approccio all'arte della scena e per un'esperienza che si è sviluppata intorno all'analisi della presenza attoriale. La dinamica ha riguardato un contesto per sollecitare gli avvenimenti e le azioni che si compiono nel tempo concesso alla relazione con il palcoscenico: il gesto, la parola, il corpo sono qui per essere quello che sono e per inventarsi.
È stato incoraggiato lo spazio d'azione per la distensione di un proprio immaginario, con una riflessione costante sullo sguardo dello spettatore e l'importanza orizzontale degli elementi che costituiscono la scena.
Si è trattato della trasmissione di un pensiero che evita lo schema della riproduzione per aprire piuttosto ad un campo sensibile che privilegia l'eccezione alla consuetudine. Facendo seguito alle due tappe degli anni scorsi, Plus Ultra ha continuato ad accogliere persone over 60 per un laboratorio teatrale che indaga dentro la grammatica del linguaggio.
Per l'apertura al pubblico presentiamo l'esito di un processo di costruzione e composizione nel territorio inevitabile delle visioni; l'opera cinematografica L'angelo sterminatore di Luis Buñuel ha fornito il panorama d'indagine e l'attraversamento di una vicenda che sposta i confini fra concretezza e convulsioni non allegoriche. Quel deserto contenuto nel titolo fa riferimento alla condizione di un mondo presente sempre più imploso dentro un processo di estinzione umana, biologica e culturale. L'immagine del dodo ne fornisce un simulacro malinconico e vorace.

 

ingresso gratuito